Ancora tre bicchieri rossi per il bordolese 2004 della Tenuta San Leonardo di Borghetto: ieri il Gambero Rosso ha diffuso on line i risultati delle degustazioni di vini trentini per la sua guida 2009. Per il Merlot Cabernet del marchese Guerrieri Gonzaga una conferma: ancora il massimo dei riconoscimenti della bibbia italiana del vino, è la tredicesima volta in 18 annate prodotte. In verità accanto a ben pochi altri vini trentini (solo due rossi ed entrambi a nord di Trento: il Faye Rosso di Pojer e Sandri e il Teroldego Arminio di Bolognani; poi 4 spumanti). La notizia del nuovo riconoscimento al suo bordolese, il marchese la ha appresa ieri mattina a Firenze mentre presenziava alla presentazione di un’altra autorevole guida italiana, quella dell’Espresso, che al pari del gambero rosso ha riconosciuto l’eccellenza al suo prodotto: 18/20° che equivalgono alle cinque bottiglie per il prodotto e a due bottiglie per il produttore. Del resto il San Leonardo 2004 ha primeggiato anche sulle altre due guide già uscite. Quella di Veronelli gli ha riconosciuto il massimo punteggio delle tre stelle e i Duemilavini di Bibenda lo ha incoronato con i cinque grappoli. E fin qui le buone notizie per il Trentino e per la Vallagarina; buone notizie che però si fermano qui. Perché per il resto, né il Trentino ne la Vallagarina sembrano riuscire a far breccia nell’anima dei degustatori. Tranciante il commento degli esperti del Gambero apparso ieri on line: “Il Trentino vitivinicolo non mantiene appieno le promesse che la sua storia produttiva, basata su vini tecnicamente ben fatti, proposti a prezzi corretti e su alcune belle, indiscutibili interpretazioni, lasciava prevedere. Di vini buoni, anche ottimi, ne abbiamo assaggiati molti, ma si tratta sempre e solo di casi particolari, acuti da solisti e non d’una melodia corale. Nella terra dove la coralità montanara esprime protagonisti assoluti e dove con la solidarietà sono pure in sintonia (la cooperazione agricola coinvolge praticamente ogni azienda contadina, dalla zootecnia alla vitivinicoltura) i risultati dovrebbero essere molto più convincenti”. Detto questo, non resta che aspettare il parere della guida di Luca Maroni, la cui uscita è prevista per i prossimi giorni.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!