Fra qualche giorno, il 7 aprile, aprirà le porte Vinitaly. Per alcuni giorni Verona tornerà ad essere la capitale del vino. Stand, espositori, ma anche dibattiti e luogo di confronto. In qualche modo sarà presente anche l’Osteria Vecchio Carnera, e anche il suo blog, grazie allo stand di Albino Armani e Giuseppe Tognotti di Maso MIchei. Nei prossimi giorni, poi, vi comunicheremo anche il numero del nostro padiglione e il modo per raggiungerci. Intanto, però, diamo notizia di un convegno che aprirà l’arena dei confronti a Vinitaly. Si tratta di un contest organizzato dall’Informatore Agrario, che cercherà di fare il punto sulle realtà dei vini a bassa gradazione alcolica.
“Intorno ai 12°, Vini a ridotto tenore di alcol, un’opportunità di mercato”.
Negli ultimi anni la gradazione alcolica dei vini italiani è tendenzialmente aumentata, nel contempo il consumo medio di vino in Italia è sceso sotto i 40 litri pro capite ed è cresciuta la tendenza a «bere responsabilmente». In questo scenario apparentemente discordante quali sono le opportunità di mercato per i vini a ridotto tenore alcolico e le tecniche più avanzate per ottenerli? È l’argomento di attualità del convegno «Vini a ridotto tenore di alcol, un’opportunità di mercato», organizzato da L’Informatore Agrario con Veronafiere a Vinitaly giovedì 7 aprile alle 14.30 in sala Rossini. «L’innalzamento del grado alcolico è in parte dovuto ai mutamenti climatici, alla tendenza dei produttori a ridurre le rese in vigneto per migliorare la qualità dei vini e all’orientamento delle guide di settore a premiare vini strutturati – spiega Clementina Palese, giornalista de L’Informatore Agrario, motivando la scelta del tema. In parallelo, cresce all’estero la domanda di vini a ridotto tenore di alcol e alcuni Paesi, come Francia, Germania e California (Stati Uniti), si sono già attivati per proporre vini parzialmente a ridotta gradazione alcolica». «In particolare il convegno de L’Informatore Agrario – sottolinea Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore Agrario – mette a confronto il mondo della ricerca e il mondo produttivo per valutare le opportunità di mercato offerte dai vini a ridotto tenore alcolico e le tecniche per ottenerli, sia in vigneto, sia in cantina, considerando che la riduzione del grado alcolico è prevista dalla normativa vigente». In vigneto molto si può fare per ottenere uve di qualità pur con tenore zuccherino contenuto, sia adottando tecniche consolidate, sia ricorrendo a interventi innovativi in corso di sperimentazione. Anche in cantina le possibilità di intervento sono diverse, dalla diminuzione delle rese in alcol della fermentazione alcolica alla modificazione della composizione dei mosti, fino alla dealcolizzazione. L’evento è suddiviso in due momenti. Alle 15, primo piano sulle norme internazionali che condizionano la dealcolizzazione, nell’intervento di Eugenio Pomarici, del Dipartimento di economia e politica agraria dell’Università di Napoli Federico II. Antonio Seccia, del Dipartimento di scienze agro-ambientali e territoriali dell’Università di Bari, approfondirà il mercato dei vini parzialmente dealcolizzati. Nella seconda parte del convegno verrà affrontata la gestione agronomica per armonizzare maturazione tecnologica e polifenolica da Leonardo Valenti e Isabella Ghiglieno, del Dipartimento di produzione vegetale dell’Università di Milano, con un approfondimento sulle cinetiche di maturazione di Sangiovese e Sagrantino, mentre Alberto Palliotti, del Dipartimento scienze agrarie e ambientali dell’Università di Perugia, illustrerà un trattamento sperimentale per il controllo dell’accumulo di zuccheri. Roberto Ferrarini, del Dipartimento di biotecnologie dell’Università di Verona, spiegherà le tecniche di dealcolizzazione dei vini, mentre Luigi Moio, del Dipartimento di scienza degli alimenti dell’Università di Napoli Federico II, si concentrerà sulle caratteristiche sensoriali di questi vini. In conclusione i vini a ridotto tenore alcolico, nell’ambito dei limiti di legge relativi alla definizione di vino, potrebbero essere utili per avvicinare i consumatori al «bere quotidiano» e per assecondare e conquistare nuovi segmenti della domanda sui mercati emergenti. Strada già intrapresa, con modalità e prodotti diversi da alcune aziende vitivinicole italiane.
L’Informatore Agrario a Vinitaly 2011
Sala Rossini – ore 14.30 – giovedì 7 aprile 2011
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!