Vanno così le cose, quando il mondo del vino, e non solo, subisce il condizionamento della politica o, peggio ancora, quando si china per inerzia e senza convinzione alle trovate estemporanee della politica spettacolo. Come è capitato, e  capita, in Trentino con il marchio TrentoDoc, brand messo in piedi dagli espertoni del marketing territoriale, e foraggiato con tanti ma tantissimi soldi, per aggredire i mercati mondiali a suon di “spumante trentino”. Il fatto è che quando operazioni come queste nascono a tavolino, e soprattutto per fare vetrina, e non da una condivisione diffusa di chi ne dovrebbe essere protagonista e attore, i presupposti perchè non funzionino ci sono tutti. A questo proposito è illuminante leggere il post di Franco Ziliani, uno che di queste cose se ne intende, sul blog Vino al Vino.
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