C’è una buona notizia per noi che amiamo il metodo classico di Trento. E’ in arrivo sul mercato una nuova bottiglia di TrentoDoc Noir che promette davvero di sorprendere. Le prime bottiglie, forse e lo speriamo con tutto il cuore, arriveranno per fine anno, la sboccatura di un migliaio di pezzi infatti sta avvenendo in questi giorni. Non sono autorizzato a svelare né l’etichetta né il nome del produttore. Qualcosa, però, la posso dire. Si tratta di una bottiglia rimasta sui lieviti per 18 mesi, prodotta con sole uve Pinot Nero coltivate in montagna, ad altezze quasi vertiginose per fare vino, fra gli 800 e 900 metri. Ho avuto la fortuna di partecipare, qualche giorno fa, ad una degustazione cieca di sei bottiglie preparate con sei diverse tipologie di liqueur, tutte, comunque, con concentrazioni zuccherine inferiori a 5 g/l. Tutte le bottiglie sono risultate estremamente interessanti, nonostante la permanenza sui lieviti sia stata quasi al limite (16 mesi) del protocollo; questo metodo classico in tutte le versioni, comunque molto secche, è apparso già maturo sia al naso che in bocca. Con un’altissima e ben strutturata mineralità che evoca fragranze rare e che riempie la bocca senza sbavature. Alla fine delle selezioni, tuttavia, la preferenza di tutti i cinque gli assaggiatori, che hanno testato in contemporanea, è andata per la bottiglia siglata con il numero 2. Che abbiamo poi scoperto essere anche l’unica priva zuccheri aggiuntivi. Un pas dosé perfetto, capace di dimostrare che la cura minuziosa e attenta di tutto il processo di coltivazione e di spumantizzazione, dalla campagna fino alla sboccatura, può dare risultati sensazionali. Anche grazie alle acidità naturali dell’uva coltivata a quelle altitudini. Non so cosa deciderà di fare il produttore, se proporrà questa bottiglia in formato radicalmente dosaggio zero o se preferirà addomesticarla con una liqueur leggera. Questo lo scopriremo fra qualche settimana. Ma quello che è certo è che si tratta di una bottiglia di gran pregio che si prepara a dare un contributo fondamentale all’esperienza del TrentoDoc. Fra qualche giorno vi fornirò altri dettagli interessanti: nome, etichetta, prezzo e tutto il resto. Per ora accontentatevi di queste poche anticipazioni.