(Fonte: comunicato stampa ConfCooperative)
Campodipietra e Jesolo, 30 novembre 2011 – È stata approvata all’unanimità nel tardo pomeriggio di ieri un’importante operazione di aggregazione nel settore vitivinicolo nazionale che ha portato alla costituzione della nuova cooperativa denominata “Cantine Viticoltori Veneto Orientale” (Vi.V.O. s.a.c.) mediante fusione tra la Cantina di Campodipietra e la Cantine Produttori Riuniti del Veneto Orientale.
L’iniziativa è stata ampiamente condivisa dalla base sociale. Il progetto di fusione, su cui si lavorava già da tempo, è stato approvato prima nell’assemblea straordinaria dei soci della Cantina Produttori Riuniti del Veneto Orientale con sede legale a Jesolo – sette stabilimenti di produzione, con 1.649 produttori e un totale di 2.200 ettari di vigneti – e, successivamente, nell’assemblea straordinaria dei soci della Cantina di Campodipietra – uno stabilimento di produzione, con 470 produttori e un totale di 1.060 ettari di vigneti .
Con questa fusione la “Cantine Viticoltori Veneto Orientale” diviene una delle principali cooperative vitivinicole italiane, rafforzando la posizione delle cantine partecipanti nel panorama enologico nazionale ed europeo. La nuova azienda – con ben otto stabilimenti produttivi e un fatturato aggregato superiore a 30 milioni di euro – avrà una base sociale di 2.120 soci, attivi su oltre 3.200 ettari di vigneto per un totale di oltre mezzo milione di quintali di uve prodotte annualmente. Il bilancio consolidato del gruppo, a cui partecipa anche Viticoltori Bosco srl e Gruvit srl, supererà 50 milioni di euro.
“È un obiettivo fondamentale per il mondo della cooperazione in primis, e per quello produttivo in senso lato, aggregarsi per crescere e crescere per competere. E in quest’ottica è da intendersi l’operazione di fusione realizzatasi nella giornata odierna, a seguito di un cammino lungo e condiviso. Essa – dicono il Prof. Corrado Giacomini e il Rag. Ircano De Lucca, Presidenti delle cantine che si sono fuse – è finalizzata alla razionalizzazione e alla ottimizzazione della gestione dell’offerta, nonché al miglioramento quantitativo e qualitativo della produzione all’interno del panorama vitivinicolo italiano, che patisce ancora un elevato grado di polverizzazione delle imprese, malgrado le sfide che deve affrontare su tutti i mercati”.
“Si tratta di una aggregazione di estremo interesse – afferma l’enologo Franco Passador, Direttore Generale delle cantine partecipanti alla costituzione della “Cantine Viticoltori Veneto Orientale – che rientra nella logica delle aggregazioni produttive volte a creare concrete possibilità di crescita e sviluppo sulla base di una forte identità e visibilità. È la nostra risposta alle esigenze del mercato che richiede dinamismo e compattezza all’interno dell’area vitivinicola, una reale sinergia tra tutte le componenti coinvolte ed una maggiore efficienza globale”.
Ha partecipato all’assemblea di fusione anche il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini che ha sottolineato la necessità di avere strutture più forti per essere in grado di aggredire i mercati esteri, poiché “il nostro orizzonte è il mondo”. “Ciò che conta – ha dichiarato il presidente di Fedagri – è che le cooperative siano in grado di remunerare meglio e di più il prodotto del socio rispetto al mercato. E sono sicuramente sulla strada giusta le cantine che negli anni si sono aggregate, hanno fatto economie di scala, investimenti ed innovazioni, riuscendo a crescere in dimensioni e a conquistare spazi di mercato”
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!
Oddio,Probo sei ermetico. Quasi esoterico. Ma cosa vuoi dire?
le vinacce si ripassano in cantina. sporche?
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