Talento versus Trentodoc. E viceversa. Vecchi discorsi e antiche incomprensioni, e visioni di marketing differenti, che girano da anni fra gli spumantisti del metodo classico. Riprendere in mano questo tema, forse, a qualcuno può risultare noioso. Quante volte, e in quante sedi, ne abbiamo discusso. Ma la questione è stata tirata in ballo l’altro giorno da un commentatore del blog,
Continua a leggere...Giuro che questa mattina avrei voluto scrivere altro: avrei voluto dirvi che il sito istituzionale di Trentodoc, finalmente, è stato aggiornato. E invece, eccomi di nuovo qui a scrivere sempre le stesse cose. E lo faccio malvolentieri. Fra due giorni si aprirà Bollicine su Trento, ma la sala stampa (alla voce press room) della web site di “sua eccellenza”, come
Continua a leggere...Non me ne vorranno gli altri commentatori, ma mi sono permesso di fare un copia-incolla di questo commento postato poche ore fa da Albino Armani e di riproporlo qui come post autonomo (mi auguro non me ne voglia nemmeno Albino). Ma mi sembra che la sua analisi e la sua provocazione siano particolarmente interessanti e possano aprire una nuova discussione.
Continua a leggere...Oggi faccio l’autoreferenziale anch’io. Suvvia, concedetemelo: sono pur sempre nato sotto i cieli di Trento(Doc). Qualcosa devo pur aver (dis)imparato dallo stile comunicazionale dei Nostri. Quindi parlo di me. No, non di Cosimo, ma di questo blog. E lo faccio per segnalare ai lettori che un paio dei nostri post (e commenti) più spigolosi, sono stati inseriti nella rassegna stampa
Continua a leggere...Qualche volta i ripassi (nel senso di ripassare, non della Valpolicella), fanno bene. E allora, qualche volta, vale anche la pena tornare su notizie vecchie. Seguendo il filo del ragionamento di Matteo, direttore di una cantina bio di Soave (Vr), (vedi commento al post precedente), sono andato a tirar fuori vecchie tabelle che avevo conservato nel mio archivio. Sono quelle
Continua a leggere...Ieri avrei voluto fare un giro a Rovereto per mettere il naso, e la bocca, al Festival Natura Mente Vino, soprattutto per gli assaggi AIS, fra l’altro costosissimi: 60 euro, e per la visita alla tenuta biologica di San Michele al Navicello. Ma poi non lo ho fatto, sono rimasto intrappolato dentro un impiccio domestico. E allora stamattina mi sono
Continua a leggere...Pecorino ungherese e Bresaola uruguayana: quando il Made in Italy taroccato è finanziato dallo Stato
Rilancio questa notizia (fonte Coldiretti Veneto via Agav) che aparentemente c’entra poco con il Trentino (forse) e con il vino (forse), perché mi sembra esemplare. La globalizzazione del gusto, plasmato dalle multinazionali agroalimentari, rischia di rendere obsoleto, quasi inutile, qualsiasi ragionamento circa la territorialità. (fonte Coldiretti Veneto via Agav) – Tempi record di reazione dell’organo regionale legislativo che accoglie, con
Continua a leggere...(fonte: Ufficio Stampa Giunta Provinciale di Trento) – La Giunta provinciale ha approvato oggi, su proposta dell’assessore all’agricoltura Tiziano Mellarini, il progetto “Conoscere l’agricoltura biologica: azioni informative ed esperienze in campo" predisposto dal Servizio Vigilanza e promozione delle attività agricole nell’ambito di uno specifico piano nazionale volto a promuovere l’agroalimentare biologico. Il Ministero con proprio decreto ha definito il quadro
Continua a leggere...Finisce male (come sempre?) il confronto gastronomico fra Trento e Bolzano. I gourmet Michelin, per il 2012, hanno assegnato 6 stelle al Trentino e 20 all’Alto Adige. Che, fra l’altro, a conti fatti risulta la provincia più stellata d’Italia e anche quella con il maggior numero (11) di ristoranti nella classifica Bib Gourmand (miglior rapporto qualità prezzo). Ma veniamo alle
Continua a leggere...Mentre scrivo, a Londra (oddio, speriamo non solo a Londra) si sta bevendo Trentodoc. Mi fa piacere. Il metodo classico trentino, ci informa il sito istituzionale, è arrivato sotto il Big Ben. Benissimo, soprattutto perché la presentazione del nostro metodo classico (anche se i comunicati stampa parlano ancora di “bollicine” e di “spumante” e non se ne capisce il perché),
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