Anno: 2011

Oggi faccio l’autoreferenziale anch’io. Suvvia, concedetemelo: sono pur sempre nato sotto i cieli di Trento(Doc). Qualcosa devo pur aver (dis)imparato dallo stile comunicazionale dei Nostri. Quindi parlo di me. No, non di Cosimo, ma di questo blog. E lo faccio per segnalare ai lettori che un paio dei nostri post (e commenti) più spigolosi, sono stati inseriti nella rassegna stampa

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Rilancio questa notizia (fonte Coldiretti Veneto via Agav) che aparentemente c’entra poco con il Trentino (forse) e con il vino (forse), perché mi sembra esemplare. La globalizzazione del gusto, plasmato dalle multinazionali agroalimentari, rischia di rendere obsoleto, quasi inutile, qualsiasi ragionamento circa la territorialità. (fonte Coldiretti Veneto via Agav) – Tempi record di reazione dell’organo regionale legislativo che accoglie, con

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(fonte: Ufficio Stampa Giunta Provinciale di Trento) – La Giunta provinciale ha approvato oggi, su proposta dell’assessore all’agricoltura Tiziano Mellarini, il progetto “Conoscere l’agricoltura biologica: azioni informative ed esperienze in campo" predisposto dal Servizio Vigilanza e promozione delle attività agricole nell’ambito di uno specifico piano nazionale volto a promuovere l’agroalimentare biologico. Il Ministero con proprio decreto ha definito il quadro

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Finisce male (come sempre?) il confronto gastronomico fra Trento e Bolzano. I gourmet Michelin, per il 2012, hanno assegnato 6 stelle al Trentino e 20 all’Alto Adige. Che, fra l’altro, a conti fatti risulta la provincia più stellata d’Italia e anche quella con il maggior numero (11) di ristoranti nella classifica Bib Gourmand (miglior rapporto qualità prezzo). Ma veniamo alle

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Mentre scrivo, a Londra (oddio, speriamo non solo a Londra) si sta bevendo Trentodoc. Mi fa piacere. Il metodo classico trentino, ci informa il sito istituzionale, è arrivato sotto il Big Ben. Benissimo, soprattutto perché la presentazione del nostro metodo classico (anche se i comunicati stampa parlano ancora di “bollicine” e di “spumante” e non se ne capisce il perché),

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Oggi Cosimo di Rondò, il vecchio barone che da una vita sta appeso ad un albero, ha ricevuto parecchie telefonate: anche lui, possiede un cellulare. Non tutte benevole. Molte di apprezzamento per il post di ieri, altre, parecchie, piuttosto critiche e, diciamolo pure, anche fastidiosamente infastidite. Poco male: sta nel gioco delle parti. Pur ripromettendosi, appena avrà un po’ di

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Quando, l’altro giorno in conferenza stampa a Rovereto, l’assessore all’agricoltura Mellarini ha tirato fuori dal cappello l’idea estemporanea dell’ennesimo festival da mettere in piedi in città, questa volta dedicato, udite, udite, ai vitigni autoctoni, mi sono detto: come è cambiato questo posto, in così poco tempo. Quando ero ragazzo, era la città della cultura  e della produzione industriale. Oggi è

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