Mese: Gennaio 2012

Ci siamo, ecco il testo del nuovo disciplinare che regola l’uso del marchio Osteria Tipica Trentina, approvato dalla giunta provinciale venerdì. Le anticipazioni trapelate nei giorni scorsi erano corrette. L’impianto del nuovo codice è fortemente segnato da un’impronta liberalizzatrice che abbassa il livello degli obblighi (menu, ricette, carta dei vini, vendita diretta al pubblico) a cui i fruitori del marchio

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Dopo le lunghe considerazioni sul mercato del vino trentino, ecco alcune cifre sintetiche che inquadrano realisticamente la situazione. Il Trentino produce potenzialmente 1.250.000 quintali d’uva, da cui si ottengono poco più di 800.000 ettolitri di vino. Grosso modo la metà della produzione viene venduta allo stato sfuso, il resto imbottigliato. In bottiglie da 0,75 l sarebbero 50-60 milioni di pezzi.

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Cosa pensi del nuovo disciplinare che regola l’uso del marchio Osteria Tipica Trentina, che sembra voler aprire le porte dei locali tradizionali anche alla somministrazione di prodotti da pizzeria? (per approfondire, leggi qui e qui) [poll id=”2″] Attenzione: Questo non è un “sondaggio rappresentativo” ai sensi delle direttive dell’Autorità garante delle comunicazioni: non ha, cioè, valore statistico. I risultati che

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Ho visto che ieri un paio di commentatori, Bagger (qui e qui) e Massarello (qui), hanno ripreso il tema dell’Enantio e quello delle prospettive del Consorzio di Tutela Terradeiforti. Realtà marginali, sia in Trentino che in Veneto. Una realtà di periferia per entrambe le regioni, ha ricordato Massarello. Che ha offerto anche uno spunto etimologico significativo (Lambrusco, Labrum: ciò che

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Non vendo vino e compro solo quello che consumo, curiosando fra cantine, negozi e vinerie. Conosco diversi produttori, bravi e meno bravi, ovviamente ci parlo volentieri. Merito del vino buono. Così, ragionando di come vanno le cose oggigiorno, salta fuori che in Trentino è tornata una certa serenità fra i viticoltori. Le liquidazioni per chi conferisce l’uva alla cantina sociale

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Naturalmente non sono ancora riuscito a recuperare il testo del nuovo disciplinare, che da qui in avanti regolerà l’uso del marchio Osteria Tipica Trentina. Vedremo nei prossimi giorni di trafugarne una copia in anteprima. Se aspettiamo che venga pubblicato sull’albo on line della Provincia, dovremo attendere un paio di settimane. Però ho recuperato il testo del vecchio disciplinare (risale al

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Poco fa la giunta provinciale, su proposta degli assessore al Turismo e all’Agricoltura Tiziano Mellarini e di quello al Commercio Alessandro Olivi, ha deliberato di rinnovare all’Ufficio Brevetti la registrazione del marchio “Osteria Tipica Trentina”. Tuttavia, questa decisione è stata accompagnata dall’approvazione di un nuovo disciplinare che sostituisce completamente quello precedente. Il comunicato stampa diffuso in tarda mattinata, e che

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Fecero sistema e vissero tutti felici e contenti – Un paio di giorni fa la nouvelle vague di Trentodoc ha incontrato Sua Maestà Tiziano Mellarini, il potentissimo assessore al Turismo e all’Agricoltura, abituato per teoria e per prassi ad aprire e a chiudere come una fisarmonica i cordoni della borsa di quel carrozzone blindatissimo e opulento che risponde al nome

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In questi mesi Trentino Wine Blog ha affrontato spesso il tema della cooperazione vitivinicola trentina. Sottolineandone criticità, debolezze e contraddizioni. Ma limitandosi a restare in un ambito strettamente tecnico: vino, mercato del vino e poco altro. Tuttavia, il problema della cooperazione vitivinicola trentina, che ormai ha assunto dimensioni industrialistiche e multinazionaliste, non finisce qui. Fra dicembre 2011 e gennaio 2012,

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Anche se con un po’ di ritardo, segnalo un interessante commento lasciato sul sito di Geisha Gourmet dall’amico Angelo Rossi. Una bella digressione, che, memoria storica e documenti alla mano, con arguzia, fa il punto della situazione. Leggere qui! Cosimo Piovasco da BordeauxÈ lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi

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