cristiana colluIl nome per ora è provvisorio. Ma così su due piedi, non mi viene in mente niente di migliore (ma ci ripenserò, eh..): Trentino Wine Award. Un premio, più che un premio una segnalazione pubblica, da attribuire a chi, di volta in volta, dia un contributo significativo all’immagine del vino trentino. Questa cosa mi è venuta in mente poco fa, mentre leggevo una cronachetta da dieci moduli pubblicata oggi sul quotidiano L’Adige di Trento. La dottoressa Cristiana Collu, direttrice del Mart, il più prestigioso museo d’arte contemporanea del Paese, ha proposto di destinare un piccolo fondo di trenta mila euro ad iniziative mirate ad avvicinare i giovani, anzi i bambini, all’arte contemporanea. Cosa c’entra  tutto questo con il vino? C’entra, c’entra eccome. Perché questi trentamila euro sono il ricavato, in quota Mart, della vendita di una serie limitata di bottiglie di Marzemino, prodotte dall’azienda agricola de Tarczal di Isera. Un marzemino vestito con un packaging creato, appunto, dal Mart in occasione della celebrazione dei suoi primi dieci anni. Non capita tutti i giorni che un manager pubblico, come la direttrice Collu, abbia il coraggio e la sfrontatezza di sfidare l’atmosfera conformistica e proibizionistica che sta ammorbando l’occidente. E si spinga addirittura ad accostare il vino ai bambini, fino a pensare a politiche pedagogiche finanziate con il ricavato di un’operazione enologica. Che dire? Brava. Complimenti. A lei, a Cristiana, il primo Trentino Wine Award 2012.

(Il Marzemino pedagogico – L’Adige 23/02/2012)