marzemino de tarczalBella. Bella la bottiglia. E bella l’idea. La bottiglia è quella di Marzemino Superiore prodotta dall’Azienda Agricola de Tarczal di Isera. E l’idea, bella anch’essa, è quella che sta dietro a questo progetto da 30 mila bottiglie e che porta la firma di un viticoltore di vaglia come Ruggero Dell’Adami de Tarczal e della direttrice del Mart di Rovereto Cristiana Collu. Di cui abbiamo parlato anche in un un post recente.

La bottiglia. Era davvero da un pezzo che non mi capitava sotto gli occhi un packaging così elegante e così originale. Essenziale. Incisivo. Molto grafico e allo stesso tempo discreto. Un’idea che capovolge, finalmente, quella cultura iconica esondante e barocca di cui ancora soffre la stragrande maggioranza delle bottiglie prodotte in Trentino. Etichette invasive come lenzuolate, dense di parole spesso inutili e di immagini per lo più fantasiose e fuori luogo, che rubano al vino e alla sua intima poesia l’attenzione del consumatore. Per questo, l’etichetta pensata da de Tarczal per i 10 anni del Mart mi piace; perché capovolge un’impostazione grafica e letteraria  che a me personalmente non è mai piaciuta: perché la parafrasi uccide la poesia e la parola uccide la cosa. Perché il rumore di fondo disturba e inquina. Anche il vino

Il progetto. Wine for Art – Wine for Mart: 30 mila bottiglie di Marzemino Superiore di Isera vendute al prezzo finito di 8,50, nel Corner Shop allestito all’interno del Museo di Corso Bettini a Rovereto, nei punti vendita della cooperazione di consumo trentina e attraverso i canali di distribuzione tradizionali dell’azienda di Isera. Ad ogni bottiglia venduta corrisponderà una quota di un euro che il produttore devolverà al Mart. Un bell’esempio di energie pubbliche e private che si mettono in circolo, con reciproco vantaggio, e provano insieme a definire un’idea virtuosa di territorio. Forse è ancora poco e niente, ma la strada sembra quella giusta. E potrebbe fare scuola. Giusto ieri, un produttore lagarino mi diceva: “Bella l’idea di Ruggero. Interessante davvero, mi piacerebbe approfondirla insieme a lui. E farne nascere qualcos’altro. Perché il Marzemino è un vino che si presta. Si presta al gioco, si presta alla comunicazione, si presta ad essere veicolo di territorio. L’idea dell’etichetta d’autore mi piace – mi ha confessato l’amico produttore roveretano -, è una strada che anche io coltivo da qualche anno. E sono contento che Ruggero abbia trovato la formula giusta”. Non è facile, in un mondo di vignaioli per lo più divorati dall’invidia e dalla competizione, ascoltare un ragionamento, e un complimento, come questo. Mi sembra un bel punto di partenza. E il riconoscimento che l’idea è buona e che può funzionare. Bravo Ruggero e in bocca al lupo ai marzeministi!

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Qui di seguito il comunicato stampa con il quale l’Azienda Agricola de Tarczal ha presentato il progetto Wine for Art – Wine for Mart

Sono a presentarle il progetto che sta nascendo dalla collaborazione fra l’azienda agricola de Tarczal, da più di un secolo produttore di vini trentini, e il Mart, uno dei più importanti musei di arte moderna e contemporanea d’Italia con rilevanza a livello internazionale. Questo progetto nasce con il fine di dare visibilità e una spinta di crescita al nostro territorio nella convinzione che una strada fra le più importanti da percorrere sia rappresentata dall’investimento in cultura; per fare ciò abbiamo deciso di dare una nuova veste al più celebrato vino della Vallagarina e più in generale del Trentino: il Marzemino. A questa bottiglia, particolarmente significativa per il nostro territorio, verrà data una nuova veste con un’etichetta studiata e firmata dal Mart. Durante l’anno in corso, la bottiglia cambierà aspetto tre volte in occasione del cambio di stagione. Ricordo che l’attuazione di questo progetto coincide con il decennale della nascita del museo motivo per cui in occasione del compleanno del Mart a dicembre la nostra bottiglia vestirà colori caldi e dorati proprio per dare visibilità a questo importante evento. Una parte del ricavato di ogni bottiglia venduta sarà destinata al Mart a sostegno dell’arte e della cultura. Il Mart ha sposato questa proposta con entusiasmo e ferma convinzione dell’alto valore di stringere sempre più solide relazioni con il suo territorio. Da parte nostra possiamo dire che già dall’inizio questo progetto ha suscitato molto interesse e fascino fra quanti si trovano adesso a essere nostri sostenitori; intorno a questo innovativo obiettivo si sta velocemente formando una cornice di operatori appartenenti a diversi settori che condividono l’idea e l’intenzione di portare turismo in Vallagarina e di dare una forte scossa al nostro territorio del quale troppe volte si sono elogiate le potenzialità senza mai riuscire a sfruttarle fino in fondo. Credo, vedendo l’entusiasmo e l’ideale con il quale questo proponimento è nato e sta prendendo forma, che sarà davvero una bella possibilità di svolta per la nostra terra che avrà la possibilità di farsi conoscere e apprezzare. Spero di essere riuscito a grandi linee a descriverle questo nuovo progetto, rimango comunque a disposizione nel caso necessitasse di ulteriori informazioni. Si comunica a tutti i sostenitori dell’iniziativa che il partner cooperazione ci sosterrà presentando il nostro vino in tutti i negozi Sait.