Consorzio Vini, è l’ora della svolta. Titolava proprio così il Trentino del 24 febbraio per raccontarci del rinnovo delle cariche nell’organismo che pretende di guidare le sorti del settore vitivinicolo trentino. Non abbiamo ragione di dubitare della correttezza del cronista nel riferirne i contenuti; lui solitamente così allineato, ancorché disponibile nel dispensare auspici e curiali raccomandazioni. Novità? Praticamente nessuna, o
Continua a leggere...Il nome per ora è provvisorio. Ma così su due piedi, non mi viene in mente niente di migliore (ma ci ripenserò, eh..): Trentino Wine Award. Un premio, più che un premio una segnalazione pubblica, da attribuire a chi, di volta in volta, dia un contributo significativo all’immagine del vino trentino. Questa cosa mi è venuta in mente poco fa,
Continua a leggere...Oddio, da qualche tempo questo blog sta diventando un raccoglitore di cahiers de doléances imbucate dai consumatori di Trento Doc e di altri vini trentini. C’è chi segnala locali dove il Trento non viene servito, chi si lamenta di camerieri e barman che non lo conoscono, chi denuncia errori e pressapochismi rintracciati in rete. Insomma un florilegio di lamentele e
Continua a leggere...Sono ormai passati diversi anni da quando ci ha lasciati Enio Olivotto, grande ristoratore ed albergatore in Rovereto. Fra i tanti che ho conosciuto, il più grande. Un giorno vi racconterò la mia esperienza. Ora, e sono certo di avere buoni testimoni, mi sovviene la sua impareggiabile Carta dei Vini firmata da un frammento di uno dei più misconosciuti poeti
Continua a leggere...Ricevo e volentieri posto sul blog a beneficio di tutti ————————————————— Mercoledì 22 febbraio AIS Trentino organizza una serata esclusiva con uno dei migliori vini italiani: il “Giulio Ferrari” Riserva del Fondatore, proposto in una verticale di 8 annate. Quando si parla di bollicine, in Trentino e in tutta Italia non si può non parlare delle Cantine Ferrari. E quando
Continua a leggere...Terza puntata della rubrica Winestories.it: oggi vi proponiamo il servizio firmato da Mauro Fermariello dedicato alla Casa del Vino di Isera, pubblicato su winestories.it. E questa volta si tratta di una segnalazione particolarmente sentita. Perché la Casa del Vino di Isera è una delle tane preferite da (i) Cosimo (i). Il suo elce prediletto. Tanti dei post pubblicati su questo
Continua a leggere...Non ci resta che ridere. Ma solo perché le lacrime meritano altri investimenti emotivi e altre pieghe dell’umana esistenza. L’altro giorno, il 15 febbraio, sulla prima pagina del quotidiano più letto della provincia, è apparso un eccelso editoriale firmato da Tiziano Mellarini, l’assessore più presenzialista e autoreferenziale che la storia del Trentino democratico riesca a ricordare. Titolo: Il Trentino piace
Continua a leggere...Dopo i due post pubblicati nelle scorse settimane (Cosa fare dopo il Pinot Grigio? – Un po’ di storia – Cosa fare dopo il Pinot Grigio? L’attualità), oggi una riflessione sul futuro della vitienologia trentina. Quali possibilità? Dopo l’analisi storica e le considerazioni sulla realtà attuale, non resta che tentare una risposta possibile al quesito posto. La soluzione del problema
Continua a leggere...Mi sembra una cosa estremamente interessante – che merita anche un futuro approfondimento – e ve la giro così come la ho ricevuta ieri dall’Ufficio Stampa della Comunità di Valle della Vallagarina. Ulteriori informazioni sul sito dell’associazione Pimpinella di Pergine Valsugana (TN) www.lapimpinella.org Su suggerimento di un commentatore, Stefano, segnalo qui in evidenza un articolo approfondito dedicato a questo tema
Continua a leggere...Dopo il post pubblicato la scorsa settimana – Cosa fare dopo il Pinot Grigio? – Un po’ di storia (1) -, oggi una riflessione sul presente della vitienologia trentina. Il lungo excursus storico è stato necessario per affrontare l’intrigante quesito posto dal titolo, ovvero se vi sia, oggi, la possibilità di garantire ulteriore sviluppo basandosi sulla coltivazione delle tipiche varietà
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