Riceviamo e volentieri pubblichiamo
PS 1: Questo perché non si dica, e pare siano in tanti a dirlo, che questo black blog è demolitivo: le cose belle, e buone, ci piacciono e ci piace valorizzarle. Anche quando,e soprattutto, sono storie cooperative.
PS 2: Queste sono cose belle. E buone. Ma non bastano. L’egemonia culturale, e colturale, del Pinot Grigio delle Venezie continua ad imperversare. E gli autoctoni trentini, come il Marzemino, continuano ad essere trattati come Cenerentole. Cipria. Operazioni come questa, e come tante altre dello stesso tenore, al di là della buona volontà rischiano di essere una strumentale foglia di fico che copre, e incipria, le folli politiche eterodirette da chi è succube del mercato enoglobalizzato e standardizzato. C’è bisogno, anche in Trentino, di aprire una discussione sulle uve a bacca rossa e sugli autoctoni. E c’è bisogno di un progetto. Di una visione alternativa a quella ispirata dalle effimere e seducenti sirene della subalternità al mercato enoneocapitalistico. Subito.
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Alla Enoteca della CANTINA MORI COLLI ZUGNA si è concluso ieri sera il corso di avvicinamento al vino che ha visto la interessata partecipazione di oltre 50 persone.
L’esperienza dei corsisti si arricchirà adesso di nuove iniziative che verranno promosse dall’ENOTECA quali la visita a VINITALY e qualche gita enogastronomica nelle Langhe e in Toscana
La sala degustazioni dell’enoteca ha ospitato oggi la sezione Trentina dell’ASSOCIAZIONE ENOLOGI E ENOTECNICI ITALIANI per una degustazione in anteprima del MARZEMINO della vendemmia 2011.
I 14 i campioni presentati dalle più importanti cantine Lagarine hanno evidenziato una ottima qualità del Marzemino che sarà in seguito imbottigliato e presentato ai consumatori .
Durante la discussione i partecipanti hanno ribadito l’importanza di poter effettuare queste degustazioni miranti ad ottenere una sempre maggiore professionalizzazione dei tecnici enologi grazie alla possibilità di confronto e scambio che queste comportano.
Al termine della serata il presidente dell’AEI – TRENTINO FABIO TOSCANA ha ringraziato il direttore della cantina diMori Luciano Tranquillini e il responsabile dell’enoteca Fernando Bolner per l’ospitalità e l’organizzazione prestata.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
A proposito di Marzemino: ma Voi pensate sul serio che un vino del genere possa sfondare a livello nazionale/internazionale? E' uno scherzo, vero? Anticipato, perchè manca ancora qualche giorno al primo di aprile…..