Per limpidezza di informazione e perché non ci piace passare per inutili sputtanatori di mestiere, a quest’ora della sera ci piace condividere con voi questa cosa. Che ci pare bella. Oggi, via Facebook – potenza della virtualizzazione della vita moderna – i vertici di TRENTODOC ci hanno invitati formalmente a partecipare alla selezione per l’incarico di gestione della comunicazione web dell’Istituto (il cui termine ultimo, inizialmente previsto per il 28 marzo, “vista l’importanza di questo aspetto della comunicazione e dato che ci stanno arrivando altre proposte” scadrà invece il 13 aprile). Insomma, a forza di martellare i coglioni qualcosa si muove. Pubblichiamo qui di seguito la richiesta di preventivo formulata oggi a Trentinowine. Naturalmente, siccome ai Cosimi non garba l’idea di essere stati ripescati fuori tempo massimo – un progetto si chiama progetto proprio perché richiede una progettazione e la progettazione richiede un certo tempo – e soprattutto perché si divertono un sacco a fare la guerriglia con il passamontagna, la nostra candidatura è piuttosto improbabile. Ma mai dire mai. Ad ogni modo ci piace sapere che finalmente qualcuno ci prende sul serio.
Ecco qui il testo dell’invito alla selezione (magari potrà essere utile anche a qualcuno dei nostri lettori)
Spett.le Azienda,
Si richiede l’invio di un preventivo relativo alle seguenti attività (durata 12 mesi):
1. realizzazione sito e blog
2. produzione e gestione dei contenuti
3. gestione social media
4. monitoraggio social media
5. formazione.
Il tutto al fine di migliorare la comunicazione digitale online in grado di:
a. aumentare la visibilità del brand Trentodoc
b. allargare le relazioni col pubblico professionale e i consumatori
c. misurare le performance
d. migliorare efficacia e produttività.
Il materiale fotografico sarà fornito dall’Istituto TRENTO DOC (foto di Trentino Marketing).
Attualmente il sito trentodoc.com (e .it) riscontra tre aspetti problematici:
(e per questo si preferisce crearlo nuovo).
1. il numero di accessi al sito sono limitati in rapporto alla tipologia di prodotto, di investimenti e di richiamo che il sito può avere sugli utenti e si rende necessario un migliore posizionamento sui motori di ricerca che al
momento è ostacolato dal tipo di tecnologia utilizzata.
2. l’aggiornamento sul sito non può essere effettuato in autonomia e la richiesta di interventi in “tempo reale”
3. l’inserimento di funzionalità, soluzioni, moduli esterni (es. integrazione con i social network, l’iscrizione ed invio di newsletter…) risulta difficile o impossibile in questo momento.
A livello tecnico il sito è stato realizzato quasi interamento utilizzando come strumento tecnologico Adobe Flash: in pratica ogni pagina di contenuto è stata creata manualmente, senza avvalersi di Database esterni.
L’offerta deve pervenire entro e non oltre mercoledì 28 marzo all’indirizzo di posta elettronica valentina.voltolini@trentodoc.com
o in busta presso l’ufficio di Via del Suffragio, 3 – 38122 Trento (Palazzo Trauttmannsdorf)
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Sostituire il passamontagna con :
Bellissima tuta in latex trasparente color fumo. Con zip anteriore centrale che si ferma sull’addome. Una zip a doppio senso che va dal pube al fondo schiena e 2 zip sui seni . Tutte le cerniere sono di colore nero.
Cosimo ti proibisco di accettare le loro proposte! Non farti nemmeno sfiorare dall'idea di farti comprare.. tu ci servi così: rompicoglioni!
essere o non essere. senza interrogativo. il 'trento' o il 'doc trento' o il 'trentodoc' hanno solo – per ora – la debolezza umana. litigano – i responsabili – meramente … per soldi. ma e' discorso complicato. gestire fiumi di denaro e riservarlo – con ricadute mai ammesse – a funzionari fin troppo zelanti. proprio per l'odore dei soldi.