E questo (questo titolo) non è un pesce d’aprile. E’ il titolo di un post pubblicato due giorni fa sul blog aziendale di una prestigiosa agenzia pubblicitaria franciacortina (qui). Il tono volutamente provocatorio e surreale, induce (del resto questo era lo scopo) a leggere il testo dell’articolo. Con il quale la nota agenzia informa il suoi lettori-clienti di aver assunto un importante incarico di comunicazione web per conto di una delle maison emergenti di TRENTODOC: Opera Viticoltori in Valdicembra. Controlli e vai a vedere, per timore che di pesce possa trattarsi: in effetti la web site di Opera è firmata dalla prestigosa agency franciacortina. Tutto bene, naturalmente. Bene il fatto che ci si scambino esperienze, bene che i comunicatori di Franciacorta comunichino il Trentodoc e magari anche, ma la vedo più improbabile, che quelli trentini facciano la stessa cosa per il metodo classico degli amici lombardi. Il punto non è questo. Il punto è che mister google è implacabile. E i social network anche. E un messaggio come questo, che grazie al potere virale della rete è in grado riaggiungere milioni di utenti in un poche ore, se fa bene all’agenzia di Franciacorta, e magari anche alla maison cembrana, rischia di aumentare la confusione nella testa dei conumatori e di compromettere l’identità territoriale del brand trentino. Mi pare che l’Istituto potrebbe cominciare a ripartire proprio da qui: da un codice di autoregolamentazione condiviso e rispettato rigorosamente dai produttori associati; ai quali si chieda di uniformarsi ad un messaggio e a un format univoco, che valorizzi, prima ancora del brand aziendale, quello territoriale. Un codice che almeno scongiuri il rischio di campagne di comunicazione come quella di cui sopra.
Un paio di precisazioni.
La web site firmata da Rossa è davvero molto bella, elegante, seplice e agile da usare. Belle le immagini che ti portano dritto dritto dentro la Val di Cembra. Insomma bravi.
L’altra cosa che non posso non dire è che il brut di Zanotelli ha ricevuto la mia personale medaglia d’oro alle degustazioni di Vinitaly 2012. Un vero Blanc de Blancs di montagna. Una mineralità persistentissima ed elegante. Rara da incontrare. E una complessità del naso derivante dalla ricchezza delle uve Chardonnay coltivate oltre i 400 m. di altitudine, altrettanto rara da annusare. Uno dei pochi TRENTODOC, a mio modestissimo parere, a meritarsi la definizione di Remuage di Montagna.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Buongiorno a tutti,
faccio parte dell'agenzia Rossa e vi ringrazio per questo scambio. Preciso che Rossa è un'agenzia nata a Brescia quasi 30 anni fa, ma da due anni ci siamo trasferiti in Franciacorta, in una cascina proprio in mezzo ai vigneti! Come comunicatori non possiamo né dobbiamo avere confini, ma per il resto siamo franciacortini a tutti gli effetti e soprattutto appassionati di bollicine, anche per l'opportunità che ci è stata data di lavorare per aziende vinicole di Franciacorta, per il Trento DOC con Opera di Valdicembra e, pensate, per un progetto legato allo Champagne dei piccoli produttori. Ad ogni modo, "uniti per le bollicine" era solo un modo scherzoso per annunciare sul nostro blog che avevamo firmato il sito di Opera Valdicembra.
Grazie a tutti, anche per gli ottimi spunti di riflessione!
Veronica
Cara Veronica e caro Giovanni (evito i titoli per non passare per un commendatorista), solo per precisare che il post che ha generato questo scambio, non voleva ne interpretare una strumentalizzazione forzata, ne polemizzare con la vostra agenzia. Che, fra l'altro, abbiamo avuto modo di conoscere e di apprezzare. La questione era un'altra e atteneva, attiene, al profilo comunicativo di Trentodoc (cioè di tutti quei produttori associati all'istituto di tutela) che ad oggi sembra essere davvero fragile. E lascia i singoli produttori soli. Soli nella produzione, nella commercializzazione, nella promozione. Ciascuno va per conto proprio, perché quel benedetto marchio è riconoscibile da pochi. La vostra agenzia, in tutto questo, non c'entra nulla. Anzi, come ho scritto anche nel post: di sicuro siete bravi e di sicuro quel titolo sul (vostro) blog aziendale era, è, molto efficace dal punto di vista comunicativo e autopromozionale. Ma questo ci ha dato lo spunto per riflettere, appunto, sul profilo di un marchio (TRENTODOC) che fa fatica ad imporsi.
Con Stima
CpR
Vorrei precisare una cosa: il marchio Rossa è di un'agenzia bresciana e non franciacortina.
In Franciacorta lavora con alcune cantine..
Gentile dottor Arcari: nel post abbiamo usato l'aggettivo "franciacortino" per indicare una qualificazione territoriale ispirata dal titolo del post pubblicato sul vostro blog aziendale di Rossa: Franciacorta e Trento doc, uniti per le bollicine".
no ma… diamoci pure del "Commendatore"!
mi perdoni, ma anche quel "vostro blog…" la sento davvero una cosa molto poco mia. per nulla.
volevo precisare che nell'era delle strumentalizzazioni forzate, non si deve necessariamente prendere tutto per buono.
Una piccola precisazione: Giovanni Arcari non fa parte di Rossa, la nostra agenzia. In effetti non conosco questo signore né comprendo, a dire il vero, di quali strumentalizzazioni si parli.
E allora qui non si sa più a chi, con chi, relazionarsi… Giovanni … Veronica…. mah….
Caro Cosimo, io sono Veronica e sono uno dei soci di Rossa! Giovanni Arcari non fa parte della nostra agenzia ed è un nome che ho letto la prima volta sul vostro blog. Ho scoperto adesso che ha pure lui un suo blog, bello e interessante. Quindi ho imparato un sacco di cose. Grazie di nuovo anche per i complimenti!
Cosimo, spero non sia emerso in alcun modo una mia vicinanza con Rossa! Sottoscrivo quanto espresso da Veronica.
Conosco Clerici (agenzia), ma ero completamente all'oscuro dell'esistenza di Rossa prima di questo post.
a presto
Va bene, Giovani: equivoco risolto. In bene. Mi pare.
Grazie ancora per l'attenzione.
CpR
Prego prego.. caro Wyatt…. io lo ho assaggiato in magnum… e forse anche questo è un dettaglio importante. Per il resto, contento di poter essere utile a qualcuno..ogni tanto… raramente….
Comunque, accolgo la tua idea di aprire uno spazio libero riservato alle degustazioni in cui ci si possa confrontare sulle singole bottiglie. Ora vediamo come strutturarlo.
CpR
Grazie Cosimo per la segnalazione, questa cantina non la conosco, mi hai davvero incuriosito. Ben presto vedrò di colmare la lacuna e poi ti farò sapere in merito alle personali sensazioni, come del resto ho già fatto a riguardo del Giulio 99…ciao