Scrivo dal tablet. Mentre il pranzo pagano di primavera è ancora in corso. Un sacco di bottiglie, tutte Trento Doc naturalmente. Una figata. Anzi, una strafigata. ll mio ospite ci sa fare. Ma mi prendo due minuti per scrivere di una delle etichette che mi passano davanti. E dico subito che non si tratta di una marchetta. Perché, almeno oggi, non ho voglia di fare marchette. E poi, il produttore di questa bottiglia è amicissimo di Cosimo Junior: loro due sono quasi fratelli. E invece sta fragorosamente sulla minchia a Cosimo Senior alias Paolino Paperino (io). Quindi non do giudizi su questo Metodo Classico. Che pure mi ha impressionato. Non saremmo credibili. Non sarei credibile. Mi fermo alla bottiglia. All’etichetta. Dunque, l’etichetta non c’è. Tutto è rimandato ad un discreto cartoncino ceralaccato sul collo. Ma non mi interessa nemmeno questo. Quella che mi interessa è la contro-etichetta. Altrettanto discreta. Un francobollo orizzontale. Dove domina statuaria la parola “TRENTO”. Scritta appena sopra la dicitura – con un corpo molto più piccolo -“Denominazione di Origine Controllata”. Chi si è inventata questa formula è ’un giovane produttore che non ha aderito al brand TRENTODOC. Avrà avute le sue buone ragioni. Come dicevo prima, è un soggettone con cui non ho rapporti: né amichevoli né commerciali. Quindi non conosco la ragione per la quale si sia tenuto lontano dal marchio della Camera di Commercio. Però ha evidenziato la parola “TRENTO”. Sulla contro-etichetta di una bottiglia senza etichetta. Mi fa il medesimo effetto di un “Ti amo”. Un ti amo dedicato al Trentino. Un ti amo sincero. Che potrebbe costargli caro. Carissimo. Eppure, questo TRENTO, messo lì, così, fa un effettone. E mi emoziona.
Ps: la bottiglia è 823 – TRENTO DOC – Maso Michei – Albino Armani
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
A Paolino Paperino: fate/facciamo in modo che questa bottiglia così etichettata che precorre i tempi, si erga quale paladino della denominazione TRENTO e funga da esempio per altri coraggiosi Vignaioli, contadini con la C maiuscola…
Proposta accettata… entro questa sera…. ci inventiamo..qualcosa….. ora mettiamo in moto i nostri cervelloni…. del marketing… (i nostri non quelli dell'Istituto…eh…)
Grazie al sig.Ziliani ed al sig.Wyatt di averne parlato.
Una precisazione per il sig.Wyatt ,le viti che producono questo nostro modesto metodo classico sono situate ad una altitudine di 823 m fino ad 890m…..
…ops…!!! Sono scivolato sull'altimetria, chiedo venia!
Mi complimento direttamente con il produttore per la scelta di denominare lo spumante TRENTO (finalmente !!!) che ha tolto dalle palle l'appendice doc, ma soprattutto per la realizzazione di un prodotto che saprà dare soddisfazioni in prospettiva….
Per la prima volta su questo blog, un produttore e un consumatore (competente e consapevole) si confrontano su una bottiglia: mi pare… una gran bella cosa. E un gran bel risultato per questo piccolo blog di provincia. Grazie Wyatt e grazie Giuseppe!
Caro Cosimo, possibile che di avvinazzati a parte Voi, ci sia solo io o pochi altri interessati a postare quattro note di degustazione?
Sarebbe interessante che il blog diventasse una finestra importante, oltre che di lettura, di confronto su degustazioni e vini consumati (con eventuali abbinamenti gastronomici, perchè no) per appassionati e Vignaioli.
L'elemento di confronto tra bottiglie degustate, annate ecc., con relativo scambio di esperienze farebbe crescere tutti; costituirebbe oltremodo un interessante viatico volto alla conoscenza, e farebbe scaturire la voglia di visitare assieme le Cantine…per gli iscritti al blog e simpatizzanti, ovviamente!!!
Dunque, caro Wyatt quello che suggerisci e auspichi tu mi trova completamente d'accordo. E già te lo scrissi qualche post fa. Vediamo di trovare insieme una formula per attirare qui appassionati degustatori, assaggiatori. Facciamo girare la voce. Noi del blog possiamo impegnarci a creare uno spazio dedicato e ben visibile. E anche, ogni tanto, ad inserire le nostre sensazioni sulle bottiglie che beviamo. Ma sarebbe utile far girare la voce … se tu puoi cerca di farlo.. . Intanto facciamo preparare lo spazio… ma se ti va dacci una mano anche tu.. magari cominciando a postare. Non nei commenti ma direttamente come Post… sempre se ti va..eh..
Grazie
CpR
Ciao Cosimo, da parte mia nessun problema, l'unico dubbio è costituito dal fatto che (per fortuna) non si beve solo trentino; ad esempio, stasera in un noto wine bar della Città della Quercia si tiene un'interessante degustazione di Sancerre e Pouilly Fumè (a dirla tutta sarebbe stato interessante confrontarli alla cieca con un Voglar e un Lafoa)…e domani sera, in altra location, c'è in programma una grande barolata (due batterie da quattro vini e una da tre) con i top di gamma degnamente rappresentati e una batteria finale della macchina del tempo…..ergo sarebbe il caso di postare un paio di note anche su questo……o si va fuori tema?
solo per precisare sig Wyatt che le viti che producono questo mio modesto metodo classico partono da una altitudine di 823 metri fino ad 890m…….
ho scritto anch'io oggi del Trento Doc, non TrentoDoc, di Maso Michei, qui: http://bit.ly/Ie5npb
Buongiorno Franco,
recentemente ho avuto modo anch'io di assaggiare l'823; è uno spumante fuori dagli schemi, non certo "facile" essendo anche un prodotto a base di pinot nero (i vigneti si trovano a quota 700/800 m. circa) e Pas dose'.
La sensazione iniziale è stata quella di essere davanti ad un prodotto estrememente "verde" in termini di sentori gusto-olfattivi a prevalenza citrina, in bocca piuttosto ampio con buona struttura e persistenza finale.
E' sicuramente uno spumante interessante, da tener d'occhio, che darà il meglio di se tra qualche tempo (tre stelle e mezzo la mia personale valutazione)
Quanto al TRENTO scritto sulla retro-eticehtta, beh, era ora che qualcuno iniziasse……speriamo sia seguito anche da altri vignaioli…..