Oggi la stampa fa il resoconto sulle conclusioni della seduta del CdA dell’Istituto TRENTODOC, avvenuta ad inizio settimana. Il tema è ancora quello della contesa farsesca sull’uso e la titolarità del brand commerciale, una giostra impazzita che si muove a pendolo fra Camera di Commercio, Consorzio Vini, Trentino Marketing e Istituto. La questione, come sappiamo bene, è piuttosto seria. E di mezzo non ci sono solo gli ideali e i cavilli legali. Ci sono anche soldi. Parecchi. Una cifra vicina al milione di euro, ovvero il budget che la Provincia mette a disposizione per le politiche di promozione del Trento. Il consulente-direttore Fabio Piccoli annuncia un incontro interlocutorio con gli altri attori di questa partita. Pare sia già stato messo in calendario per il prossimo 24 aprile. Vedremo come andrà a finire. Ma i presupposti non fanno ben sperare.
Ci sono però alcune altre cosette che i giornali di oggi non dicono. E probabilmente non per colpa loro. In queste settimane i trentodocchisti, infatti, dovrebbero decidere, o aver già deciso, anche su un altro paio di questioni non insignificanti. Su cui, tuttavia, è calato un enigmatico e inspiegabile silenzio. In questi giorni, infatti, sul tappeto c’è anche la partita dell’incarico di comunicazione web (in sostanza la gestione del sito TRENTODOC e la diffusione del marchio sui social network); incarico per il quale l’Istituto nei giorni scorsi aveva chiesto proposte e preventivi ad alcune aziende. Una decisione si sarebbe dovuta prendere l’altra sera, dopo un attento esame delle offerte pervenute al CdA. Ma di questo, nelle rassegne stampa di oggi, non si parla. Cosa ha deciso l’Istituto? Chi sarà il Comunicatore di TRENTODOC per il prossimo anno? Insomma con chi dovremmo relazionarci, d’ora in poi? Per ora non se ne sa nulla. E intanto il sito istituzionale sprofonda sempre più nel ridicolo: in prima pagina compaiono ancora le inutili news di dicembre. Vedere, anzi navigare, per credere. Altra questione aperta, è quella che fin qui abbiamo catalogato come “Festa dei Giovani TRENTODOC”. Quello che a gennaio, con la consacrazione dell’assessore all’Agricoltura e al Turismo Tiziano Mellarini, era stato annunciato come l’evento più happy few dell’anno, l’occasione per diffondere presso il pubblico giovanile lo stile TRENTODOC; e che, secondo le indiscrezioni trapelate nelle scorse settimane, sarebbe stato messo in calendario per l’ultimo fine settimana di maggio al Castello del Buonconsiglio di Trento. Ma le indiscrezioni, e le notizie, finiscono qui. Visto che manca solo poco più di mese, e visto che i tempi sono stretti, almeno per mettere in campo una seria operazione di comunicazione dell’evento, Trentino Wine Blog, per quello che può e per per quello che conta, si mette a disposizione gratuitamente dei giovani trentodocchisti, offrendo loro visibilità sul web e sui social network per la promozione di un evento per ora solo annunciato. E annunciato a grandi linee.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Gli aggiornamenti fermi a dicembre sono una bestemmia nel mare-Magnum del bip bip
(il bip bip è dell'amministratore del blog)
Se non fosse che costoro producono bottiglie per venderle alla gente come noi, se non utilizzassero un nome che è di tutti e se non beneficiassero di aiuti pubblici, non avremmo il diritto di ficcare il naso in affari che sarebbero solo loro. Fissare o anche solo alludere alla disponibilità di budget milionari, senza uno straccio di programma su cui discutere è … fate voi. Vero è che a tutt'oggi, la montagna (sempre lei) non ha partorito nemmeno un topolino e l'attesa si protrae da mesi e mesi, snervante ed anche umiliante per le intelligenze messe in campo. Una luce potrebbe accendersi con la promessa risposta del governatore Dellai alla recente lettera aperta di questo sito. Speriamo che non si fulmini la lampadina.