Erano in molti stasera nell’Aula Magna dell’Istituto Agrario di San Michele, accorsi per conoscere le linee d’indirizzo delle due famose Commissioni incaricate dalla Provincia di Trento per dare nuovo slancio al sistema vitivinicolo. Mancavano in pochi, stavolta, perché, dopo più di due anni di studi, piani, analisi, dossier, cabine di regia, consulte, 4 saggi e 2 commissioni, tutti si aspettavano che dovesse accadere qualcosa di epocale.
Invece è andato in scena un uno spettacolo d’avanspettacolo d’idee raffazzonate, raramente sentite. La cronaca e i dettagli ve li racconteerò domani. Intanto lascio la parola a mio nonno quando in situazioni analoghe diceva: “No sem né fodradi, né embastidi”. (Traduzione per i puri: non siamo né foderati, né imbastiti; dicesi di situazione che non regge, come di un abito tutto ancora da impostare).
Pseudonimo utilizzato da uno dei personaggi chiave del vino trentino, depositario di segreti,conoscitore di vizi e virtu dell’enologia regionale e non solo.
Massarello alias Angelo Massarelli, nato a San Severino Marche nel 1510, dopo gli studi in seminario si laureò in leggi canoniche e civili presso l’Università di Siena.
Tornato a San Saverino fu dapprima assegnato alla chiesa di S. Eligio e poi fu eletto priore della collegiata della cittadina.
Grazie alla frequentazione di alcuni letterati conobbe il cardinale Marcello Cervini, futuro papa Marcello II.
Quando il papa Paolo III delegò il cardinale Cervini ad assumere la presidenza del Concilio di Trento, questi volle come segretario del Concilio il Massarelli. Un cardinale così descrive l’operato del Massarelli: «essendo egli lodato dal testimonio incontrastabile dell’esperienza, ed ammaestrato dall’esquisita scuola dell’esercizio, tenne stabilmente il grado di Segretario del Concilio».
Durante gli intervalli delle sedute del Concilio svolse l’importante mansione di Segretario di Stato del pontefice.
Sotto il breve pontificato di papa Marcello II il Massarelli fu suo consigliere.
Dal successore di Marcello II, papa Paolo IV, fu designato vescovo di Telese o Cerreto il 15 dicembre 1557 e fu consacrato a tale ufficio pochi giorni dopo, il 21 dicembre.
Fu autore di un minuzioso diario dei lavori del Concilio dal titolo Acta genuina ss. oecumenici Concilii tridentini.
Terminato il Concilio di Trento nel 1563, il vescovo Angelo Massarelli fu dapprima ministro della Segreteria di Stato e poi Segretario del Supremo Tribunale della Riformazione (successivamente chiamato Sacra Consulta).
A causa dei suoi numerosi impegni venne poche volte in diocesi e si fece rappresentare da un vicario vescovile di sua nomina.
Almeno qualcosa comincia a delinearsi: al volante della gioiosa macchina da guerra dei vini trentini, dopo il passo indietro del Mella, ora siedono il noto prof. Scienza e l’esimio avv. Fronza. Essendo questo per loro un secondo lavoro… speriamo bene!
Dimentichi il Calliari…
Macchè c'azzecca.
…. era scontato! Abbiamo un assessore pagato per fare il suo lavoro che demanda un po' qua un po' la quello che dovrebbe impegnarsi a eseguire lui.
Io resto dell'idea che la questione va affrontata in modo manageriale, con persone che hanno già dimostrato le loro capacità, con obiettivi, tempi e remunerazioni commisurate ai risultati.
Non dirigenti "a pensione", ma a progetto!
ho partecipato come detto…. e ho avuto anch'io una sensazione ariosa a momenti soporifera….peraltro i relatori hanno più volte rimarcato che il piano è in condizione liquida.posto in esame a tutti gli attori aperto al dibattito e modifiche. Poche o nulle polemiche 'grande auspicio alla coesione mantenendo delle filiere distinte …delle cordate degli attori però con un unico obbiettivo.Differenziando l'offerta com'è giusto che sia.Con tutela dei soggetti che così forti nn sono….aggiungerò qualche altra mia impressione .Anche io desidero leggerlo…..Momento comunque sia positivo