paola attanasio Scrivo questo breve post per dare il benvenuto alla nuova collaboratrice che da qualche giorno, e credo ve ne siate già accorti, si è aggregata alla banda dei Cosimi&Co. E così, ne approfitto anche per presentarvela. Si chiama Paola Attanasio ed è una brava fotografa pugliese. Anzi no: salentina. Perchè il Salento è tutto un mondo a sé. E’ nata nelle campagne di Brindisi e lì’ ha deciso di continuare a vivere e a fare il suo lavoro. Lì ha deciso di scattare le fotografie che rappresentano il suo mondo interiore, ma anche il mondo della sua gente. Che poi, a ben guardare, è il mondo di tutti noi. D’ora in poi sarà lei ad occuparsi direttamente dell’apparato fotografico di Trentino Wine Blog. Lo sta già facendo da qualche giorno e mi pare con ottimi risultati. Paola è una grande, e scrivo grande sapendo cosa scrivo, fotografa del sud. Non ne ha mai fatto un lavoro, perchè il suo è un approccio alla fotografia estremamente poetico. E la poesia per essere poesia non può essere un lavoro. Ma questo è il suo, vero, mestiere. Sottolineo anche la sua appartenenza territoriale, il sud, perchè credo traspaia forte dai suoi lavori, così intimamente legati agli elementi della natura: la terra, il mare. E la luce. La luce bianca e abbacinante del Salento. Dentro questo perimetro, e tutt’intorno, donne, uomini, e oggetti. Un mondo vitale e colorato che interagisce in continuazione con il contesto e che dentro il contesto si radica e si ricrea ogni volta diverso. Paola non è una fotoreporter, questa non è stata la sua formazione. La sua è la grammatica dell’estetica e della semantica applicata alle immagini. Il suo è un occhio che vede, e ci insegna a vedere, ciò che di solito non siamo abituati a guardare e a cogliere. Il suo non è uno sguardo pulito, né vergine. Perché è fortemente sovrastrutturato e carico di punti vista e di pensieri già  elaborati e analizzati ancora prima di diventare immagine fissa. Le sue foto sono densamente costruite, come un’architettura minuziosa e barocca. Ma questo, paradossalmente, rende le sue opere capaci di una freschezza autentica e rigenerante.

Con queste quattro parole, la presentazione è finita. E auguro a Paola Attanasio buon lavoro. Anzi buon mestiere. Pregandola di provare a sopportare le intemperanze della banda dei Cosimi&Co. Noi, per parte nostra, cercheremo di fare altrettanto!