Riceviamo e volentieri pubblichiamo
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Enzo Merz è stato riconfermato nel ruolo di Gran Maestro della Confraternita della Vite e del Vino di Trento. La nomina è avvenuta nella prima seduta del Capitolo, eletto nel corso dell’assemblea del 21 di aprile, i cui membri sono: Graziano Bacca, Umberto Benetti, Paola Gottardi, Franco Mosna, Enzo Merz, Ferruccio Pisoni, Angelo Rossi, Sandra Tafner e Roberta Uber. Il Capitolo ha provveduto ad assegnare gli altri incarichi affidando il ruolo di Tesoriere a Umberto Benetti, cerimoniere a Paola Gottardi e cancelliere la neo eletta Roberta Uber.
Nel corso della seduta i membri del capitolo hanno posto le basi per l’organizzazione di alcuni eventi strettamente legati alle manifestazioni riguardanti il vino trentino, tra cui la partecipazione della Confraternita alla prossima Mostra dei Vini del Trentino, programmando una Tavola rotonda
sul tema: “Trentino fa ancora rima con vino?” con la partecipazione di Daniele Cernilli, per anni direttore della Guida i Vini d’Italia, edita dal Gambero Rosso, giornalista e autore del sito web Doctor Wine, Maurizio Conz, buyer specializzato nei mercati di Russia e Cina, Luigi Buonanno, sommelier e buyer specializzato nelle carte vini di alcuni ristoranti ed alberghi molto noti a Londra. L’incontro si terrà nelle sale delle Marangonerie del Castello del Buonconsiglio, venerdì 18 maggio alle ore 15. Nel corso della cerimonia d’ apertura della Mostra dei Vini, verrà consegnato un attestato alle Cantine, che secondo la Confraternita hanno presentato il più piacevole dei vini del nostro territorio che sono: il Teroldego Rotaliano, il Marzemino, la Nosiola, l’Enantio del Trentino, la Schiava, il Trentodoc ed il Vino Santo.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.