Riceviamo, dall’Ufficio Stampa della Provincia Autonoma di Trento, e stravolentieri pubblichiamo
Avvertenza. Questa volta, prima di ripubblicare, mi permetto una premessa. Questa notizia c’entra poco con il vino ma molto con il Trentino (e finalmente la rima la abbiamo fatta). E la premessa è questa: non si capisce bene cosa c’entri la Provincia di Trento con la produzione di una trasmissione televisiva realizzata da una società di marketing, con tanto di aziende sponsor, e che si prefigge di diffondere un “magazine televisivo di taglio giornalistico delle aziende che rappresentano l’eccellenza in Trentino in tema di innovazione e di sostenibilità globale che, per questo, sono riconosciute nel panorama nazionale ed internazionale”. In Trentino il marketing si fa dunque giornalismo. E il giornalismo, immagino, a questo punto sia pronto a farsi marketing. E pure con la benedizione della Pat. Se così stanno le cose l’informazione, il diritto all’informazione, va (è andato) a farsi friggere. Per il resto, vi rimando alla piacevolezza di una notizia come questa che sembra arrivare direttamente dal paese dei balocchi.
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Le “buone pratiche” ora anche nelle produzioni televisive
REALIZZATO IN TRENTINO UNO DEI PRIMI PROGRAMMI TELEVISIVI A EMISSIONI COMPENSATE
E’ prodotto in Trentino uno dei primi magazine tv a emissioni compensate realizzati in Italia. “Trentino Extra”, così si chiama il programma, ha contrastato le emissioni di Co2 che la produzione televisiva ha diffuso nell’atmosfera durante le riprese delle otto puntate. Ciò è stato possibile grazie a un software innovativo di calcolo delle emissioni di Co2 in dotazione al Servizio ambientale della Provincia autonoma di Trento. Il programma dedicato al Trentino dell’innovazione e della green economy è visibile su Youtube e Facebook.
“Trentino Extra”, realizzato dalla società di marketing trentina di Adarosa Balzan, è uno dei pochi programmi tv a emissioni compensate realizzati in Italia. È in linea, infatti con il progetto Manifestazione ClimAmica, messo in campo dalla Provincia autonoma di Trento per controllare, ridurre e compensare le emissioni di gas climalteranti, derivanti dall’organizzazione di un evento di comunicazione, che concorrono al riscaldamento globale. Manifestazione ClimAmica è un software innovativo che permette di calcolare la Co2 prodotta da un evento in tutte le sue fasi.
Nel corso delle riprese di “Trentino Extra” la produzione ha tenuto conto del numero di chilometri percorsi, del carburante consumato, delle kwh usate dalle telecamere, faretti, computer e cellulari, dei rifiuti prodotti, se riciclati o smaltiti, dell’uso di prodotti a km zero nei pasti. I dati raccolti sono stati inseriti nel software in dotazione al Servizio Valutazione Ambientale della Provincia di Trento. Il calcolo complessivo di tutti i fattori effettuato dall’Assessorato all’ambiente ha dato come risultato un quantitativo di Co2 pari a 511 kg. Per il Servizio di valutazione ambientale della Provincia si tratta di un tasso di Co2 relativamente basso, che per essere compensato implica piantare un solo albero di abete bianco, specie autoctona del Trentino, che ha un’alta capacità di fissazione di Co2. Si stima che nel suo arco di vita, della durata media di 500 anni, l’abete bianco compenserà totalmente le emissioni di Co2 di “Trentino Extra” nei primi 30 anni di vita.
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È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Si sfrutta la proverbiale pigrizia delle redazioni…
Puro placement informativo.. ago e filo e via col tango.. il calcolo della CO2 risparmiato c'è anche sui biglietti FFSS…!
L'informazione? Sui blog. A volte.
Problemi?
🙂
Si cara Lizzy: problemi. E pure molti problemi. Ma proprio tanti. Il marketing di taglio giornalistico con la santa benedizione di mamma provincia, è una cosa che non mi piace. Posso dirlo? Qui (e non parlo nello specifico di questa cosa di trentino extra) si toccano questioni serie, come la formazione e la gestione del consenso. Ed è una questione fondamentale. E' un cortocircuito colossale. Ci fu un occasione in cui tu ti chiedesti "davvero siamo in Trentino, Italia? Non a Bejin, Cina?". Ecco, appunto.
F.to
Tuo Paperinik