La notizia è fresca: il ministro della Salute Balduzzi ha proposto una tassa di 3 centesimi sulle bevande gassate! Tutte? Oddio, gli spumanti… proprio ora…
No, calma, mi son detto. Questi sono dei tecnici, mica i buffoni di una volta! Questi sanno benissimo che gli spumanti, all’infuori di rare eccezioni, non sono bevande GASSATE, ma NATURALI! Gassati sono i soft drink, la coca cola, l’acqua, ma non i vini spumanti e men che meno quelli rifermantati in bottiglia la cui anidride carbonica è il naturale residuo di un processo … naturale, appunto.
Staremo a vedere se la comunità degli spumantisti classici italiani si farà sentire …
Ah, scusate voi del Franciacorta e del Trento (ma anche voi del Prosecco e dell’Asti, ecc.), quanto interessante sarebbe in un caso come questo avere una voce forte ed univoca per tutelare prodotti e territori? Magari, nei ritagli di tempo, questo tavolo di concertazione potrebbe interessarsi anche di politiche di valorizzazione, solo magari, laddove se ne ravvedesse il bisogno o almeno l’opportunità.
Comunque sia, per battere il rincaro dei prezzi che sarà la conseguenza logica della pensata del rigor montis, (a prescindere dalla continuazione dello sciopero del consumo del Trentodoc in attesa di sapere di che morte vuole morire), una soluzione c’è e la propone in questi giorni la catena discount Lidl: Champagne a 12.99€!
Correte gente, affrettatevi perché la sensazione è che l’offerta non sia illimitata. Fosse esaurito, consolatevi con uno Chardonnay Vin de France à 2.79€! Di quest’ultimo però, vi racconterò più avanti.
Pseudonimo utilizzato da uno dei personaggi chiave del vino trentino, depositario di segreti,conoscitore di vizi e virtu dell’enologia regionale e non solo.
Massarello alias Angelo Massarelli, nato a San Severino Marche nel 1510, dopo gli studi in seminario si laureò in leggi canoniche e civili presso l’Università di Siena.
Tornato a San Saverino fu dapprima assegnato alla chiesa di S. Eligio e poi fu eletto priore della collegiata della cittadina.
Grazie alla frequentazione di alcuni letterati conobbe il cardinale Marcello Cervini, futuro papa Marcello II.
Quando il papa Paolo III delegò il cardinale Cervini ad assumere la presidenza del Concilio di Trento, questi volle come segretario del Concilio il Massarelli. Un cardinale così descrive l’operato del Massarelli: «essendo egli lodato dal testimonio incontrastabile dell’esperienza, ed ammaestrato dall’esquisita scuola dell’esercizio, tenne stabilmente il grado di Segretario del Concilio».
Durante gli intervalli delle sedute del Concilio svolse l’importante mansione di Segretario di Stato del pontefice.
Sotto il breve pontificato di papa Marcello II il Massarelli fu suo consigliere.
Dal successore di Marcello II, papa Paolo IV, fu designato vescovo di Telese o Cerreto il 15 dicembre 1557 e fu consacrato a tale ufficio pochi giorni dopo, il 21 dicembre.
Fu autore di un minuzioso diario dei lavori del Concilio dal titolo Acta genuina ss. oecumenici Concilii tridentini.
Terminato il Concilio di Trento nel 1563, il vescovo Angelo Massarelli fu dapprima ministro della Segreteria di Stato e poi Segretario del Supremo Tribunale della Riformazione (successivamente chiamato Sacra Consulta).
A causa dei suoi numerosi impegni venne poche volte in diocesi e si fece rappresentare da un vicario vescovile di sua nomina.
Caro Massarello, è solo questione di tempo. Già il mese scorso alcuni funzionari del nuovo governo hanno lasciato intendere che si stà valutando di applicare un importo al diritto di accisa sul vino che come sai in Italia ora è zero. Molti paesi europei applicano accise salate al vino, ad esempio su una bottiglia di vino fermo da 750ml in Finlandia vine applicata una accisa di €2,12 mentre sullo spumante ad esempio in Irlanda viene applicata una accisa di € 3,93. I Paesi europei che mantengono ancora accisa zero mi pare siano: Italia, Austria, Grecia, Spagna, Portogallo, Slovenia, Lussemburgo, Cipro, Bulgaria e Malta. Visto che sulla benzina ormai stanno spremendo l’impossibile quale migliore soluzione “tecnica” di una accisa sul vino? Dato che in Italia si consumano ca. 22 milioni di ettolitri di vino all’anno è abbastanza semplice fare cassa. Senza contare che sarebbe anche "politically correct" visto che per alcuni l'alcol farebbe così male alla salute…
Caro Massarello, è solo questione di tempo. Già il mese scorso alcuni funzionari del nuovo governo hanno lasciato intendere che si stà valutando di applicare un importo al diritto di accisa sul vino che come sai in Italia ora è zero. Molti paesi europei applicano accise salate al vino, ad esempio su una bottiglia di vino fermo da 750ml in Finlandia vine applicata una accisa di €2,12 mentre sullo spumante ad esempio in Irlanda viene applicata una accisa di € 3,93. I Paesi europei che mantengono ancora accisa zero mi pare siano: Italia, Austria, Grecia, Spagna, Portogallo, Slovenia, Lussemburgo, Cipro, Bulgaria e Malta. Visto che sulla benzina ormai stanno spremendo l’impossibile quale migliore soluzione “tecnica” di una accisa sul vino? Dato che in Italia si consumano ca. 22 milioni di ettolitri di vino all’anno è abbastanza semplice fare cassa. Senza contare che sarebbe anche "politically correct" visto che per alcuni l'alcol farebbe così male alla salute…
Il sedicente.. governo "tecnico" non ama il vino italiano…
neanche in cartolina..
almeno " quelli " di prima.. facevano finta..!
Il sedicente.. governo "tecnico" non ama il vino italiano…
neanche in cartolina..
almeno " quelli " di prima.. facevano finta..!