Si muove qualcosa nella spumantistica trentina! No, non per iniziativa degli spumantisti, né dell’Assessorato provinciale, né di Trentino marketing, né della Camera di commercio, ma per volontà dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino che ha organizzato una sua Tornata in quel di San Michele all’Adige con la stretta collaborazione del Centro di Trasferimento Tecnologico della Fondazione Mach.
L’appuntamento è per la mattinata di sabato 7 luglio 2012 sul tema omnicomprensivo de La Spumantistica Trentina: Storia, Attualità e Prospettive.
Dopo i saluti di rito, alle 9.30, dell’Assessore Mellarini e del Presidente FEM Salamini, aprirà i lavori il Presidente dell’Accademia Calò, già direttore della Stazione sperimentale di Conegliano Veneto.
Il contributo della Fondazione Mach alla conoscenza spumantistica sarà portato da Giorgio Nicolini, mentre Maurizio Bottura e Umberto Malossini parleranno del Vigneto trentino base spumante. Il pensiero dei tecnici FEM si completerà con Luciano Groff sul tema della spumantistica trentina: uomini e imprese.
Successivamente Enrico Zanoni, Presidente Trento DOC, affronterà le Sfide e prospettive del settore spumanti stico trentino, cui seguirà La posizione italiana nel contesto europeo presentata da Barbara Iasiello dell’OIV, Organisation Internationale de la Vigne et du Vin.
Prima del dibattito e della chiusura del convegno, Attilio Scienza presenterà il volume: Storia regionale della vite e del vino – Provincia di Trento.
L’invito firmato dal Presidente Antonio Calò recita: Con questa Tornata l’Accademia Italiana della Vite e del Vino inizia un ciclo di approfondimenti sugli spumanti nell’ambito delle proprie iniziative per la valorizzazione dell’arte enologica italiana.
Il percorso, con la collaborazione della Fondazione E. Mach che ospita l’evento presso la sede di San Michele all’Adige, prende vita dal Trentino, patria di spumanti classici rinomati ed eccellenti.
Segreteria organizzativa: C.T. T. – Fondazione Edmund Mach, Erica Candioli (erica.candioti@fmach.it) Tel. 0461 61 54 55 – 331 619 4761
Pseudonimo utilizzato da uno dei personaggi chiave del vino trentino, depositario di segreti,conoscitore di vizi e virtu dell’enologia regionale e non solo.
Massarello alias Angelo Massarelli, nato a San Severino Marche nel 1510, dopo gli studi in seminario si laureò in leggi canoniche e civili presso l’Università di Siena.
Tornato a San Saverino fu dapprima assegnato alla chiesa di S. Eligio e poi fu eletto priore della collegiata della cittadina.
Grazie alla frequentazione di alcuni letterati conobbe il cardinale Marcello Cervini, futuro papa Marcello II.
Quando il papa Paolo III delegò il cardinale Cervini ad assumere la presidenza del Concilio di Trento, questi volle come segretario del Concilio il Massarelli. Un cardinale così descrive l’operato del Massarelli: «essendo egli lodato dal testimonio incontrastabile dell’esperienza, ed ammaestrato dall’esquisita scuola dell’esercizio, tenne stabilmente il grado di Segretario del Concilio».
Durante gli intervalli delle sedute del Concilio svolse l’importante mansione di Segretario di Stato del pontefice.
Sotto il breve pontificato di papa Marcello II il Massarelli fu suo consigliere.
Dal successore di Marcello II, papa Paolo IV, fu designato vescovo di Telese o Cerreto il 15 dicembre 1557 e fu consacrato a tale ufficio pochi giorni dopo, il 21 dicembre.
Fu autore di un minuzioso diario dei lavori del Concilio dal titolo Acta genuina ss. oecumenici Concilii tridentini.
Terminato il Concilio di Trento nel 1563, il vescovo Angelo Massarelli fu dapprima ministro della Segreteria di Stato e poi Segretario del Supremo Tribunale della Riformazione (successivamente chiamato Sacra Consulta).
A causa dei suoi numerosi impegni venne poche volte in diocesi e si fece rappresentare da un vicario vescovile di sua nomina.