Lucia Gius - Foto Lettera43
Lucia Gius - Foto Lettera43

Cucina di classe e tendine di pizzo. Cinquanta anni ma certo non li dimostra: cioè mezzo secolo di cucina tradizionale di alta classe, servita in un ambiente tutto trentino, vera e propria casa privata dove entrare in punta di piedi e assaporare in punta di forchetta. Parlo di Lucia Gius, che a Civezzano è stata festeggiata non solo da noi, ma anche da tutti i colleghi più noti, quelli delle osterie del Gambero Rosso confinanti con il Trentino. I Gius, nati e vissuti in quel fantastico mezzo volt di Porta Aquila, da una vita hanno saputo portare avanti una tradizione semplice ma di grande stile nel mondo della gastronomia e dei vini trentini. Lucia ha scelto i silenzi del Maso Cantanghel, ricreando l’atmosfera di Port’Aquila, lasciando al fratello il compito di proseguire l’attività, cessata purtroppo alla fine dello scorso millennio. I Gius, con eleganza e grande semplicità, hanno contribuito a creare in Italia quell’idea di cucina intima, ripresa anche da papà Peterlana, che sceso dalle Viote del Monte Bondone inaugurò sulla via del Duomo “Le due Spade”, altro ambiente da favola.
Onore dunque a Lucia e anche a Paola, sua sorella, che emigrata a Milano, è stata sempre gentile ambasciatrice e promotrice della migliore cultura ed enogastronomia. Quella trentina appunto.