Dopo quello pubblicato la scorsa settimana (qui), oggi mettiamo in rete un nuovo cortometraggio prodotto negli anni Cinquanta dal Comitato Vitivinicolo del Trentino. Si riparte dalla vendemmia e dalle operazioni di vinificazione; ma dal minuto 4,05 in poi, il filmato assume tutto un altro tono e un altro registro. Anche in Trentino arrivano le suggestioni del cinema americano: una spider bianca, targata TN – 38980, al volante una bellissima ragazza che con la sfrontata sensualità di un’attrice hollywoodiana affida liberamente i capelli al vento, al suo fianco, rassicurante, un affascinante uomo di mezz’età, con il portamento elegante di Perry Mason. Fra strade sterrate e campagne vitate del Trentino di mezzo secolo fa, insieme percorrono spensierati un’immaginaria Strada del Vino, dal Castello di Avio sino all’Abbazia di San Michele all’Adige. Dove, finalmente, la coppia enoturistica d’antan si accosta ad un bicchiere di vino. Lezione del “perfetto assaggiatore” compresa.
Ma chi sono i due attori protagonisti di questi sei minuti di pellicola? Qualcuno li ha riconosciuti? Nei titoli di apertura non c’è traccia dei loro nomi. E il regista, che si firma con un improbabile Venceslao Moldavia, chi sarà stato? Qualcuno dei nostri lettori, è in grado di rispondere a queste tre domande? Al primo fra di voi che ci farà arrivare le risposte esatte, sarà assegnato lo Special Award di giungo di Trentino Wine Blog. Scrivete a: info@trentinowine.info
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Avvertenza: il filmato, che abbiamo riversato in un formato adatto alla rete, fu prodotto negli anni Cinquanta su pellicola cinematografica dal Comitato Vitivinicolo del Trentino. Una nuova edizione in VHS, fu poi diffusa in pochissime copie nel 1999, giusto nel cinquantenario del CVT, che di lì a poco sarebbe stato definitivamente chiuso, per far posto ad una nuova stagione delle politiche vitivinicole provinciali. Come per “Uva sulla Montagna”, l’organizzazione genereale dell’operazione fu affidata all’inesauribile Ferdinando Tonon; Consulenza di Franco Endrici, Fotografia di Giuseppe Sebesta, Voce di Silvio Ducati, Musiche di Paride Miglioli e Regia di Venceslao Moldavia. Qualora, si ritenesse che la pubblicazione in rete di questo materiale posas ledere i diritti di qualcuno, invii una email a info@trentinowine.info.
A proposito, come amano fare i Cosimi oggi, anche allora il mondo del vino trentino si affidava al gioco del passamontagna e degli pseudonimi. Questo ci tranquillizza e dovrebbe suggerire qualcosa a chi, anche in questi giorni, ha invocato l’intervento delle autorità contro questo blog anonimo (si fa per dire).
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Ah
Il filmato è dei primi anni '60
Messaggio:
Beh, che dire…ci sarebbero tante cose da dire su questo
Cortometraggio, innanzi tutto complimenti a chi lo ha pensato e
realizzato sesant'anni fa e complimenti a chi lo ha riproposto oggi, a
TrentinoWineBlog.
Vi dicevo, ci sarebbero tante cose da dire, quello che che mi ha
emozionato è vedere dei veri e propri "Cru" vitati negli anni '50 e
tutt'ora coltivati a vite, come Casteller (stuprato da una DOC
commerciale, comprensibile in quell'epoca…) ma che racchiude in se
una potenzialità enoica (enologica ed eroica) indiscutibile. Lo penso
e lo scrivo perché proprio lì realizzo i miei due vini, proprio da
quel poggio, simbolo del vino, della città di Trento. Su quei pendii
nascono UnderTheSky e Equinotium, fatti con Cabernet Sauvignon in
purezza (paradossalmente nemmeno ammesso nella DOC Casteller…). E
poi le colline dei Sorni, Faedo (dove sono nato), San Michele
a/A…che brividi. Ma lasciamo stare me e le mie emozioni….sono
"Viticoltorerrante" e in quanto tale ora mi trovo in Chile a fare del
vino anche dall'altra parte del mondo, sono in una cantina di un
emigrato Trentino, Don Aldo Olivier, che probabilmente, quando veniva
girata questa pellicola, lui se ne stava andando dalla sua terra, il
Trentino, la Val di Sole, praticamente bambino. Vedere il
Cortometraggio con lui è stato favoloso, lui non tratteneva le
lacrime, dal sapore trentino e pregne di nostalgia e amore per la
terra trentina e l'Italia. Questa è la magia del vino, la magia di
una pianta, la vite, che sempre più, quasi biblicamente assomiglia
all'uomo. Grazie
Chi invoca le Autorità, di solito, non è autorevole..
Ciao Cosimo! Dici che mi convenga stare all'estero?
Resta…dove sei Massa. Ti raggiungo io… all'estero… qui non se ne può più!