Non sono trascorse nemmeno 24 ore da quando, ieri, abbiamo messo on line il cortometraggio intitolato “La strada del vino” e qualcuno ha già risolto il nostro piccolo quiz enocinematografico. La soluzione è arrivata via email questa mattina da un lettore anonimo, che ha risposto con precisione, e con un’infinità di altri particolari, alle nostre tre domande: Chi è il regista che si firma con lo pseudonimo di Venceslao Moldavia? Quali sono i nomi dei due due attori che a bordo della spider bianca sfrecciano per le strade del Trentino degli anni Cinquanta?
Ecco la soluzione:
Venceslao Moldavia: Giuseppe Sebesta
Lei: Baronessina Fiammetta Salvotti
Lui: Tullio Slomp
Al nostro anonimo lettore, che preghiamo di farsi vivo e di rivelare il suo nome, va lo Special Award Trentino Wine Blog di giugno!
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E questo è il testo della sua dettagliatissima email che rivela tutti i dettagli del cortometraggio firmato da Giuseppe Sebesta
Quando Trento e il Trentino…..
…erano creativi, competitivi, onestamente spontanei, intelligenti e meno invidiosi di tutti e tutto !
Film: Cortometraggio turistico realizzato come test totalmente autoctono con l’intenzione di farlo entrare nel circuito nazionale (primi anni ’50) quando dopo il film, si proiettava la “Settimana Incom” e filmati che inducevano noi italiani a conoscere la nostra Italia.
E’ stato offerto alla Regione Autonoma del tempo, a EPT (Ente Provinciale per il Turismo). All’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo (oggi APT) e all’ENIT (Ente Nazionale Industrie Turistiche) a Roma presieduto dal trentino on. Romani. Non se ne fece nulla.
Regista: Giuseppe Sebesta, organizzatore professionista e produttore del film dove tutti prestarono immagine e cose gratuitamente. Sebesta, oltre a creare il Museo delle Genti Trentine a San Michele, è noto per i libri favole, i cortometraggi di animazione con personaggi creati materialmente da lui e molte altre iniziative. Allievo prima e docente poi al Centro di Sperimentale di Cinematografia di Roma, tornato in Trentino ha fatto la fine di Fortunato Depero.
Lo pseudonimo si deve al fatto che il Sebesta boemo, alto funzionario asburgico, suo nonno (?), fu inviato a Trento dall’ Impero per migliorare le sorti del Trentino, ome Mach.
Lei e Lui: Lei è la baronessina Fiammetta Salvotti, donna bellissima, di grande stile, invidiata e ammirata da tutta Trento. Da ricordare la bella villa che sovrasta la città e la storica discendenza: il bisnonno, incorruttibile giudice dell’Impero AustroUngarico, mandò allo Spielberg Pellico e Maroncelli.
Lui è Tullio Slomp, figlio di Fortunato che aveva una grande carpenteria a via Lavisotto (oggi c’è il “serpentone” condominiale) uno dei quelli che prima della seconda guerra mondiale come altri seppe ideare il cuore pulsante della nascente imprenditoria trentina (Prada, Lubich, ecc.) ora ahimè scomparsa.
Tullio Slomp è noto come Ispettore generale antincendio della Regione Trentino-Alto Adige e comandante del Corpo Vigili del Fuoco di Trento, insieme ad altri impegni e cariche, distintosi – ad esempio – con tutti i suoi Vigili nell’alluvione di Trento e nell’incendio della Sloi.
Spider bianca: Fu messa gratuitamente a disposizione dall’allora unica concessionaria Fiat di Trento, quella di piazza N. Sauro. In particolare da Mario Tomasi, affermato pilota in svariate gare della Trento-Bondone di allora.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.