Mi permetto questo intervento, diciamo così, di servizio. Una sorta di circolare ad uso dei frequentatori di questo blog. Da qualche giorno i Cosimi intervengono sempre più spesso sui commenti dei lettori. La ragione è tanto semplice quanto, con un po’ di buona volontà, comprensibile: siccome dietro questo blog non c’è un gruppo editoriale ma ci sono solo quattro amici al bar, si vorrebbe evitare, per quanto possibile, anche la sola ipotesi di una querela o di una richiesta di risarcimento danni.

In questi mesi, abbiamo fatto un esercizio acrobatico estremo per cercare di compenetrare il legittimo diritto alla libertà di parola di ciascuno di noi con l’ipersensibilità delle istituzioni oligarchiche che dominano penetrativamente il Trentino. Crediamo di aver trovata la misura giusta, almeno fino ad oggi; un registro che ci ha permesso di inchiodare alle loro responsabilità gli attori dell’oligarchia, affidandoci ad argomentazioni sistemiche. Questo taglio, ci ha permesso di zigzagare indenni – almeno speriamo – fra le mille trappole di cui era disseminato il sentiero che stavamo percorrendo.

E ora veniamo ai commenti. Qualcuno ci sta attribuendo un dolo censorio. No, cari amici, non è censura. E’autodifesa: sappiamo che l’oligarchia ci sta aspettando al varco e sappiamo che basta un passo sbagliato per cadere nella loro trappola.

Del resto ci sono un sacco di modi per raccontare la realtà, senza avere la presunzione della verità. Sono sicuro che anche Pinot Nero e tutti gli altri troveranno la misura giusta. Senza sentirsi ingiustamente censurati.

Con affetto

Cosimo Piovasco di Rondò&Co

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