Riceviamo e volentieri pubblichiamo
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COMUNICATO STAMPA nr. 2372
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Trento, 3 agosto 2012
Ufficio Stampa
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Oggi la Giunta provinciale, su proposta dell’assessore Mellarini si è assunta alcuni impegni
GRANDINE IN VALLAGARINA: GLI AIUTI AI VITICOLTORI
Oggi la Giunta provinciale, su indicazione dell’assessore all’agricoltura, foreste, turismo e promozione, Tiziano Mellarini, ha approvato alcune misure straordinarie per dare risposte ai viticoltori danneggiati le scorse settimane dalle forti grandinate. Si stima infatti che gli eventi meteorologici in Vallagarina abbiano causato una perdita di prodotto compresa fra 25.000 e 30.000 quintali di uva. L’esecutivo, a seguito anche dalla verifica di cui è stata incaricata la Fondazione Mach, ha preso alcuni impegni: “Vogliamo mettere in campo tutti gli strumenti utili per aiutare i viticoltori che hanno subito danni al 100% alla produzione 2012, a causa di un evento che ha compromesso purtroppo anche quella del 2013 – sono state le parole dell’assessore Mellarini -. Per i vigneti fortemente danneggiati è prevista l’estirpazione con relativa sostituzione, mettendo a disposizione i finanziamenti previsti dalle normative vigenti”.
La sera del 20 luglio un evento meteorologico eccezionale per intensità ha colpito una zona molto ampia della Vallagarina, conosciuta per la coltivazione di viti pregiate destinate alla produzione di vini di elevata qualità. La forte grandinata, accompagnata da raffiche di vento, ha colpito una vasta superficie di vigneto provocando danni non omogenei sul territorio. In precedenza altri eventi avevano colpito la Vallagarina e la zona di Trento sud.
Secondo l’indagine svolta dalla Fondazione Mach – Istituto agrario di San Michele, su indicazione della Provincia autonoma di Trento, i Comuni colpiti lo scorso 20 luglio sono stati quelli di Castellano, Pedersano, Savignano, Nogaredo, Nomi, Villalagarina, Calliano, Besenello e Volano.
Nelle zone più colpite (e si tratta di ben 100-120 ettari) il danno alla produzione per il 2012 è del 100%: le viti sono completamente defogliate, i tralci decorticati e i grappoli irrimediabilmente compromessi.l In questi vigneti l’obiettivo più immediato è di cercare di completare la maturazione fisiologica (lignificazione) dei tralci per garantire il rinnovo per l’annata 2013 mediante la potatura invernale. Ma è ovviamente elevata la possibilità che sia compromessa anche la vendemmia del prossimo anno, perché se le gemme a fiore responsabili della produzione del prossimo anno sono danneggiate, la produzione sarà compromessa. Per fare un esempio basti pensare che un evento di simile intensità aveva colpito nel 1998 la frazione Pochi nel Comune di Salorno: ebbene la produzione del 1999 si attestò su un valore massimo del 30% del potenziale. Per questo, nelle aree della Vallagarina danneggiate in modo totale, la Fondazione Mach consiglia ai viticoltori che già avevano intenzione di rinnovare il vigneto, di estirparlo e sostituirlo completamente nella primavera 2013.
Nelle stesse zone colpite dalla grandine in modo meno intenso, per circa 150-170 ettari il danno si attesta su valori che variano fra il 40% e l’80%, mentre per ulteriori 150-170 ettari il danno è fra il 10% e il 40%. In questo caso è in parte compromessa la produzione del 2012, che potrà essere recuperata parzialmente dal punto di vista quantitativo a patto che le condizioni climatiche da oggi fino alla vendemmia non siano eccessivamente umide o piovose. In queste aree la produzione 2013 è comunque garantita.
Infine va tenuto conto di un’ulteriore problematica: quando la grandine colpisce territori contigui e con un’intensità elevata viene a mancare produzione alla cooperativa, ovvero alla cantina della zona. Il Trentino è infatti fondato su un sistema cooperativistico diffuso ed efficiente, al punto che in viticoltura il 90% della produzione viene conferita alle cantine sociale. Anche nel caso specifico della Vallagarina, le realtà più colpite sono la cantina Vivallis e la consociata cantina di Nomi, a cui si stima possa mancare tra il 15 e il 20% della produzione. Il danno si riflette sui costi fissi e, a cascata, sul territori e sui soci, anche quelli non colpiti direttamente dalla grandinata. Di qui la decisione della Giunta provinciale di attivare attraverso il Codipra di Trento una assicurazione agevolata. (at)
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
In un qualsiasi negozio Buffetti ( anche quelli in franchising..)
dall'editore Maggioli, dall'editore De Vecchi…
forse anche la Scuola Radio Elettra..
potrebbero stilare un piano del Vino decente..
Se il Piano Vino di cui si parla è quello relativo al post del 3 Agosto “Il Pianino del Vinino…” (che non ha riscosso neanche un commento…), beh non mi è sembrato che il comunicato stampa gettasse nuova luce in merito al piano di sviluppo. Tra l’altro ci ho letto una palese incongruenza: “…Via libera dalla Giunta provinciale al Piano Vino: il Consorzio Tutela unico soggetto rappresentativo del settore…” in realtà già a più riprese l’esimio avv Fronza aveva fatto presente che spetta per legge al Consorzio Tutela Vini la promozione e marketing del vino e non all’assessorato. E aveva buone ragioni, infatti i poteri gli vengono conferiti sia dal Regolamento Europeo che da apposito Decreto Ministeriale. Quella “delibera” non era altro che una ufficiale ammissione di questa realtà. La notizia semmai è il passaggio definitivo del progetto dal duo Tiziano Mellarini- Fabio Piccoli al duo Elvio Fronza- Erman Bona. Solo ora inizia il vero percorso del futuro Piano Vino…
Tex…..???
Mandaci il tuo Piano.Vino..
( oppure il tuo Piano-Forte..! )
Sempre simpatico il Gianni e per questo ti rispondo: da venale quale sono io, ti dirò che quando avrò la garanzia di ricevere la pecunia da assessore provinciale o da tecnico cooptato come fa la nostra PAT allora presenterò il mio piano, sia chiaro tenendo conto delle preziose osservazioni che si leggono in questo blog, per ora il mio piano si limita solo al consumo del prodotto vino che corrisponde a circa un litro x giorno non è poco lo ammetto gli effetti si vedono anzi si leggono… Saluti!
Vabbè Tex.. dai.. proviamo a scambiarci i rispettivi Piani..
Quanto pensi che potremmo tirar su…?
Spara una cifra.. facciamo tutto alla luce del sol..
( dell'Avvenir..? ) così : tutti sapranno tutto di tutti..!
Tutto in piazza.. ( senza letti e divani dei privè..)
Se poi non bastano i nostri piani.. possiamo
sempre arruolare Marzullo..! ( un fine strategista che tutto il mondo ci invidia..!
Però Tex.. quando andremo a presentare il piano.. è meglio se ci andiamo addizionati con qualche sciura bbonazza..
oppure a qualche svetlanona.. sennò non ci considerano..!
Chiedi a Kit Carson…
Io intanto chiedo a Savanna Samson.. hai visto mai che magari il nostro Piano.Vino non gli frega granchè.. ed invece gli interessa il Piano.. Orizzontale..? ahahahaha
Ciao Giann e buone ferie nella tua Sardegna, invece del mio strampalato piano vino ti mando il link del video di Fondazione Mach che parla della grandine: http://youtu.be/sU_zPpkYmeo
lo dedico a tutti quelli che pensano che con la grandine l'agricoltore faccia soldi a palate… Magaaaaari…. le assicurazioni piuttosto….
Ciao Tex, pensa che oggi.. qui nel libero comune di Sassari.. tutti gli assessori faranno la danza della Grandine..! ( serve per il martini-extra dry..)
Per il resto le assicurazioni oggi le lasciamo al premier..
Buon ferragosto a tutti..!
In Francia quando trovano una pulce la fanno diventare elefante..!
Noi invece ci limitiamo a fare Piani-Vino
" catacombali ".. forse in ossequio alle attività "carbonare" dei proto-cristiani in attesa del Concilio di Trento…
( l'arco temporale è un pò lungo.. ma il tempo è sempre galantuomo..)
Parimenti per il Vino.. con una spocchia provincialotta – alla Milano-da-bere – si stilano banali punti da ponderare..
Una visione scolastica.. mentre i francesi, i cileni, i sudafricani disegnano Elefanti..
Burro o cannoni..?
Morire per Danzica o per Bordeaux..?
Pulci o Elefanti..?
Conte, non ho capito cosa vorresti spiegato dai Cosimi. Perdona, forse è un'ora troppo tarda della sera ma… non riesco a seguirti… magari farà meglio Cosimo Senior
F.to
Cosimo Junior
ma come detto da canarino IL PIANO VINO non interessa a nessuno a MASSARELLO e altri 2 0 3…… è come la legge elettorale .Non si fa una legge equa per tutti,ognuno la fa x far vincere la propria parte.Oppure far vincer nessuno e avanti PRESIDENTEcommissario…….. TANTO TUONò che nn piovve.
Dunque: questo piano vino non interessa ad alcuno, perché è il niente, il sotto vuoto della politica. Tuttavia, unq politica del vino dovrebbe interessare a tutti gli attori della filiera, non solo a massarello. E questi tutti dove sono? Dove si nascondono? Dove sono i Vignaioli? Dove sono i Dolomitici? Dove sono i soci delle coop? Dove sono i direttori delle cantine di primo grado? Dove sono gli industriali? Dove sono gli imbottigliatori? Dove?
Interlocutori cercansi!
F.To
Cosimo Junior
Caro Tex, ma tu l'italiano lo padroneggi? Primo, l'articolo che vorresti io legessi, parla di un 90 % e 10% riferito al trentino e non alla zona colpita, secondo la mia domanda non è riferita ad un articolo ma alla realtà e alla decisione presa in provincia, ma come detto più volte sei uguale al muro di gomma di ustica.
ERRATA CORRIGE
…rappresentano una perdita di almeno €1,0-1,2 mil non poco per la zona….
E’ da un pò di anni che la Vallagarina è vittima del “maltempo”. Nomi (ora chiusa mi pare a seguito crack finanziario) nel 2010 era riuscita a liquidare €38 q dagli €25 dell’anno prima, Avio € 40, Vivallis € 65,5 e Mori €71. Non proprio cifre da capogiro. Ora la mancanza di questi 25-30.000 q rappresentano una perdita di almeno €10-12 mil, non poco per la zona. Và detto però che da noi la grandine è di casa, come la neve, le gelate e allagamenti. Chissà se qualcuno ha mai pensato ad un fondo anti calamità naturale, tra cooperative trentine, come ad esempio fanno i Lloyds di Londra per le compagnie navali, applicando un premio per ettaro, diciamo magari di €20-30 (dico venti, trenta euro per ettaro) all’anno eventualmente modulabile? Statistiche della incidenza delle calamità naturali degli ultimi 15 anni dovremmo averle, no? E mammà tenercela solo per il pranzo la domenica? Quella del fondo anti calamità è solo una delle idee e ce ne sono altre altrettanto valide ed interessanti, come quella di una assicurazione collettiva per diciamo 200 h da utilizzare dove possa esservi bisogno, che si possono avanzare. Ma non sono le idee che mancano, e neanche i soldi…
ottima idea, ma poi mi trovi un altro buon motivo pubblicitario per trovare il consenso contadino alle prossime elezioni. (Io ti ridò i tuoi soldi, e anche quelli di qualche altro citadino, precedentemente presi e tu mi voti)
La sai lunga tu Pinot Nero….molto lunga su come vanno le cose in trentino… Sarai mica uno di loro per caso?
Cara curiosa e sospettosa, non so cosa intendi con l'essere uno di loro. Comunque ti dico chi sono io. Lavoro da ventanni nel settore enologico, in alto adige, trentino, veneto e altre regioni, sono il responsabile per un settore di diverse aziende, e penso di poter dire che vivo le differenze, e diciamo il territorio, di diverse realtà regionali. Non ho mai smesso di critticare gli errori dei miei clienti, e di dare le mie soluzioni. In questo bolog, non essendo a libro paga, mi soffermo a dire ciò che vedo, in questo specifico caso in trentino, e a dire la mia. E lo faccio appunto gratuitamente, 😉 . Apparte le battute, la cosa a cui tengo di più dare importanza al teritorio in cui lavoro, perchè perchi ancora non lo ha capito è l'unica cosa che differenza realmente un azienda da un 'altra! Saluti non da un pinot nero qualunque ma da un vosne romanee
E’ nell’interesse degli agricoltori badare al loro futuro, ed il futuro dice che il debito pubblico italiano, ora oltre il 120% del PIL deve scendere sotto il 100% fino al 60% ritenuto di guardia. Ebbene vuol dire una montagna di soldi in meno nelle mani di questo o quell’assessore. Quindi meglio badare al sodo invece che contare sulle promesse elettorali. Basti notare che la Cassa Rurale di Rovereto ha subito messo a disposizione “…uno specifico finanziamento, a tasso di favore, destinato a garantire un primo concreto aiuto…”. Un finanziamento, sebbene a tasso di favore, significa che i soldi bisognerà poi restituirli, in questo caso non sono a fondo perduto, e per quanto riguarda gli interventi della Provincia bisogna vedere a quanto ammonteranno e quando arriveranno all’agricoltore. Ritengo sia molto più sicuro per il futuro che gli agricoltori abbiamo un sistema assicurativo per le calamità naturali autogestito e del quale abbiano totale controllo. Il voto di scambio lo possono pure tenere se vogliono, ma per cose meno vitali e strategiche.
Ma mamma provincia interviene, sui soci delle cooperative o anche a favore di vignaioli privati? Non è polemica, solo intersse, nemmeno personale, visto che nell'articolo si parla solo della cooperazione. Invece, mi chiede perchè in tutti gli altri settori produttivi italiani, esclusa l'agricoltura, tutti devonomassicurarsi su tutto , perfino un invasione aliena, e i contaddini non assicurati contro la grandine vengono aiutati? Quelli che invece hanno speso di loro per essere assicurati ricevono lo stesso aiuto, del vicino furbo che non ha speso soldi per assicurarsi? Grazie e viva la mamma!
Questo è il testo del comunicato stampa emesso dalla provincia venerdì a conclusione della seduta di giunta. Appena saranno pubblicate le delibere, ne sapremo qualcosa di più …
Ahhhh pinot nero ha gettato la maschera….
Ma tu non eri quello che diceva che i "soci" sono tutti pecoroni e omertosi? Adesso scopriamo che sono pure dei volpini capaci di appropriarsi dei famigerati "contributi"! Mettiti d'accordo….
E poi se leggi il comunicato si parla di 90% cooperazione 10% privati, ok?
Ma mi sembra che in qualunque calamità naturale lo Stato o le regioni intervengano, , basti guardare le varie alluvioni incendi terremoti etc e su qualunque settore produttivo,
Caro Conte… ma davvero ti sembriamo …esclusivamente demolitivi?.. Non trovi invece che soprattutto massarello, il nostro mentore, spesso sia molto ma molto costruttivo….fin troppo costruttivo….visto che mette a disposizione di tutti – potere e oligarchie comprese – un sacco di idee….
Non c'è più nessuno qui oggi? Dai su, su animiamoci altrimenti questo posto diventa un mortuorio. E tu cosimo cerca di censurare di meno, altrimenti finisco per sospettare anche io !