Negli ultimi giorni sui due blog firmati da Franco Ziliani, Vino al Vino e Le Mille Bolle Blog, sono apparsi tre interventi che, letti l’uno di seguito all’altro, forniscono un’interpretazione piuttosto verosimile del Trentino vitivinicolo. Nel bene e nel male.
Intanto, sabato scorso la recensione ad un metodo classico, il San Michael Trento Doc dell’omonima maison di San Michele all’Adige. Una bottiglia, a cui il giornalista lombardo conferisce il punteggio di 3,5 stelle su 5, che secondo me rappresenta bene il variegato e plurale mondo trentodocchista. Che, spesso, a causa di una comunicazione istituzionale insufficiente fa fatica ad emergere. Complimenti quindi a Ziliani, per aver scovato e recensito questa piccola etichetta.
– Trento Doc Brut San Michael
Sempre su Le Mille Bolle Blog, ieri un intervento puntuto che prende di mira le politiche cooperative deterritorializzate, che hanno indotto il nuovo (?) gruppo dirigente di La-Vis a lanciare sul mercato due vini frizzanti in stile prosecco (Charmat) a base di pregiate uve Pinot Nero e Chardonnay di collina. Ovvero quando il vino diventa merce al pari di qualsiasi altro prodotto multinazionalizzato, che ha perduto qualsiasi capacità rappresentativa ed evocativa del territorio.
– C’est la vie c’est La Vis. La Cantina commissariata lancia banali Charmat senza identità
Infine, oggi, su Vino al Vino, l’annuncio della manifestazione vinicola dei Vignaioli del Trentino che si svolgerà il prossimo 1 settembre a Riva del Garda: “ArRIVAno i Vignaioli”. L’amico Ziliani non si ferma però all’annuncio dell’evento. Ma prende di petto una questione che anche su questo blog spesso abbiamo sollevato e continuiamo a sollevare: la strategia comunicativa a cui si affida il vino trentino. Non solo quello industriale e cooperativo. Ma ora, scopriamo, anche quello artigianale. L’autorevole gionalista di Bergamo infatti racconta di essere venuto a conoscenza dell’evento solo casualmente e di non essere stato raggiunto da alcuna comunicazione istituzionale. Insomma i vignaioli di Balter si mettono in mostra ma non vogliono che si sappia. Del resto che le cose siano pressapoco così, lo possiamo testimoniare anche noi di Trentino Wine Blog: abbiamo ricevuto due giorni fa un comunicato stampa sulla manifestazione rivana, solo dopo aver sollecitato pubblicamente, via Facebook, gli organizzatori. Insomma. forse, anche fra gli artigiani del vino qualche problema c’è. E non solo nella bottiglia.
I Vignaioli arRIVAno a Riva del Garda ma ad alcuni preferiscono non farlo sapere…
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Ho letto con interesse il blog di Ziliani sul già tristemente famoso charmat C'est La Vis . Tristemente famoso nel senso che ogni recensione che ho letto finora è stata una ''mazziata'' , e ne ho già viste 3 o 4 , tuttte che arrivavano alla medesima conclusione . La domanda che a questo punto sorge spontanea è se quello che doveva essere ( a sentir loro ) uno dei prodotti del rilancio della coop lavisana ( sic !!! ) sia in realtà l'ennesimo flop del ''meglio dell'enologia nazionale '' cui la PAT ha affidato le chiavi della cantinona , come affettuosamente la chiamate voi sul blog…
Il Vino è Carbonaro, per definizione..
( infatti in Italia hanno voluto chiudere tutte le miniere..)
troppo alto il rischio di successi…