Ma quante sono le bottiglie prodotte e le bottiglie vendute di TRENTODOC? E’la domanda che mi sono fatto stamattina leggendo il post pubblicato da Franco Ziliani su Le Mille Bolle Blog. Il titolo è un invito alla lettura immediata: Rotari: i cinque milioni di bottiglie come gli otto milioni di baionette di Mussolini? E dal titolo si capisce già dove voglia andare a parare il giornalista lombardo. Il fatto è che fra annunci, promesse, mezze verità e numeri dati pressapoco a casaccio, è davvero difficile avere un quadro completo della produzione e del venduto annuali di TRENTODOC. Qualche mese fa era stata promessa l’istituzione di un Osservatorio. Qualcuno ne ha più saputo qualcosa? Noi, di questo blog corsaro, no. Franco Ziliani, e il suo autorevole blog dedicato al metodo classico, mi pare di capire da ciò che scrive, nemmeno. Insomma nebbia in Val Padana. Anzi nebbia, fittissima, sulle Alpi e sul remuage di montagna(?).
– Rotari: i cinque milioni di bottiglie come gli otto milioni di baionette di Mussolini?
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È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Avere i numeri giusti della produzione di Rotari è un enigma di difficile soluzione…pari difficoltà si trova forse solo nel fare una stima corretta del debito pubblico italiano . Comunque è ovvio che quello dei 5 milioni fu un audace volo pindarico del superboss f.r. per giustificare alla classe politica la bontà del progetto di quella che si è poi rivelata una sorta di cattedrale nel deserto , secondo il classico stile megalomane delle coop trentine che tanto andava di moda fino a poco tempo fa… e che ora speriamo sia messo in un cassetto , visti gli orridi buchi contabili che si sono aperti . Stima personale da testimonianza di amici commerciali : un milione di pezzi se va bene …
Un milioni di pezzi…esagerando…Marino mi pare l'unico che dice la verità qui.. mi pare!
Caro Cosimo, intanto che tu ed il dr Ziliani aspettate dagli uffici stampa i dati ufficiali, posso condividere i miei dati che sono il frutto di un aggiornamento abbastanza continuo e incrocio di dati reperiti sui mezzi di comunicazione internazionali:
2011 – Trento Doc = ca. 7,7 mil bt (di cui 750.000 bt esportate). Giusto ricordare anche Fausto Peratoner, ex-presidente dell’Istituto Trentodoc che qualche tempo fà annunciò: «E le bottiglie “tirate” nel 2010 hanno superato i 9 milioni».
Se qualcuno è interessato aggiungo anche questi dati sul metodo Classico:
Italia = ca. 22,8 mil bt (di cui ca. 1,7 mil bt esportate)
Franciacorta = ca. 10,9 mil bt
Langhe = ca. 200.000 bt
Altoadige = ca. 200.000 bt
Champagne = ca. 280-300 mil bt
Cava = ca. 239 mil bt (si cui ca. 152 mil bt esportate)
Crémant d’Alsace = ca. 30,2 mil bt
Charmat:
Prosecco = ca. 180 mil bt
Asti+Moscato d’Asti = ca. 107 mil bt
2010 – Consumo mondiale spumanti (Classico + Charmat = ca. 2,3 mld bt
Per Mezzacorona presumo, ma naturalmente mi posso sbagliare, sarebbero tutti contenti per un esercito un po’ più ridimensionato, diciamo nell'ordine delle MezzeBaionette. E’ pur sempre il produttore n.2 del Trentino comunque e questo và a loro merito