Grazie Sandro (Pancher) per aver avuto il coraggio di denunciare pubblicamente (qui) gli ”errori” e le storture della cooperazione vitivinicola trentina. E di coraggio ce ne vuole davverto tanto per dire certe cose, in questo Trentino fiaccato dall’egemonia di via Segantini e di Piazza Dante. E grazie a Mauro (Fermariello) per aver dato voce e volto alla storia di questo cooperatore che ha provato, da solo, ad incrinare gli acciaiosi equilibri gerontocratici di via Segantini. Un’operazione giornalistica, quella dell’amico Mauro Fermariello, che a suo tempo avremmo dovuto fare noi trentini, ma che non abbiamo avuto il coraggio di fare. Quindi, grazie Sandro e grazie Mauro. Davvero.
– Sandro Pancher su Winestories.it
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
ps: caro conte, i 32 commenti non sono un record per questo blog. Che invece ha saputo raggiungere ben altre vette….come qui:
http://www.trentinowine.info/2012/03/incubi-rover…
Mi permetto di intervenire per dissentire amichevolmente. Non da Roberto Rovereto, che probabilmente dal suo punto di vista, ha tutte le ragioni del mondo: considera il Trentino il migliore dei mondi possibili e come tutti quelli che spaziano dentro orizzonti teologici non ammette l'idea del dissenso. No, mi permetto di dissentire, amichevolmente, dal Conte. Che pare non trovarsi propriamente a suo agio fra le pagine di questo blog. Dove ogni tanto si scherza, ogni tanto escono un paio di tette – bontà di curiosa e sospettosa -, dove ogni tanto ci si irride e si ride pure. Caro Conte questo è un blog non è un giornale e non è neppure un accademia. E' semplicemente un blog attorno a cui di volta in volta si aggrega e si sedimenta una comunità mobile e mutevole. Una comunità che vive di parole e di sorrisi e di incazzature. Come tutte le comunità. Non è, ripeto, una testata giornalistica, non ne ha nemmeno l'ambizione e quindi non ne segue la strutturazione gerarchica ne la sintassi. Non vengono praticate censure sui commenti, se non per evitare il rischio di querele, perché crediamo che dentro una comunità debba prevalere l'equilibrio complessivo, come risultato finale. Senza dare giudizi sulle singole parole. E mi dispiace se a te tutto questo non piace, ma noi preferiamo eccitarci pornograficamente così, lasciandoci sedurre dissolutamente dalle parole in libertà
a questo proposito ti lascio anche qualche verso di una delle mie poetesse preferite:
Non c'è dissolutezza peggiore del pensare.
Questa licenza si moltiplica come gramigna
su un'aiuola per le margheritine.
Nulla è sacro per quelli che pensano.
Chiamare audacemente le cose per nome,
analisi spinte, sintesi impudiche,
caccia selvaggia e sregolata al fatto nudo,
palpeggiamento lascivo di temi scabrosi,
fregola di opinioni – ecco quel che gli piace.
In pieno giorno o a notte fonda si uniscono in coppie, triangoli e cerchi.
Poco importa il sesso e l'età dei partners.
I loro occhi brillano, gli ardono le guance.
L'amico travia l'amico.
Figlie snaturate corrompono il padre.
Il fratello fa il ruffiano per la sorella minore.
Preferiscono i frutti
dell'albero vietato della conoscenza
alle natiche rosee dei rotocalchi,
a tutta questa pornografia in definitiva ingenua.
I libri che li divertono non sono illustrati.
Il loro unico svago – certe frasi
segnate con l'unghia o la matita.
E' spaventoso in quali posizioni,
con quale sfrenata semplicità
l'intelletto riesca a fecondare l'intelletto.
Posizioni sconosciute perfino al Kamasutra.
Durante questi convegni solo il tè va in calore.
La gente siede sulle sedie, muove le labbra.
Ognuno accavalla le gambe per conto proprio.
Un piede tocca così il pavimento,
l'altro ciondola libero nell'aria.
Solo ogni tanto qualcuno si alza,
va alla finestra
e attraverso una fessura delle tende
scruta furtivo in strada.
" Nulla è sacro per quelli che pensano.."
Il laico pensare e ciondolare con il piede..
liberi nell'aria..
Tutto il resto è pastone-Tv…!
Morgan! Attenzione a quello che scrivi che poi arriva il Conte e ti dice che stai andando fuori tema e stai facendo morire il blog….!
Caro Cosimo.. il Conte ha dalla sua la genealogia..
Io – come genealogia – mi sono fermato a qualle del Perigeo ( la jazz.rock band..)
In ogni caso chiederò aiuto, per restare nei binari, ad alcuni amici che ho nella redazione del New Yorker..
http://www.newyorker.com/
Caro Conte, ritorno sui binari ( ritardi FFSS permettendo..) e segnalo per un' ipotetico dibattito sul vino trentino questo posto a New York assolutamente libero da condizionamenti ed orpelli…
http://brandylibrary.com/sections2007/home-ITALIA…
msg per il mitico gianni morgan usai…
che fine hai fatto ??? batti un colpo se di sei
aloha da tuo ferdinando
Vale anche per te: "A Love is born…"?
No Tex, non c'è pericolo… io vado ancora all'antica.. sono vintage, amo le donne..!
Ferdinando sono sempre qui, presente ed attivo.. ma mai radioattivo..!
Ciao..!
Ecco appunto…
come sempre devi aver capito proprio tutto… tex…. come sempre!
tex mi manchi….. sono in astinenza
dalle tue cazzate quotidiane…
A Love is born…
And 'certainly a stroke of lightning
Dai, dai… Mezzacorona dovrebbe essere grata perennemente alla Cooperazione. Pancher così facendo rappresenta solo i "Reversi". Ma avrà quello che si merita.
Avra quello che si merita? Ma che minacce sono quesrte signor tex, si vede che lei e abituato a frequentare i saloon e a trattare tutti a cazzotti.
Leggiti l'ultimo editoriale di Schelfi…
E dimmi dove lo posso leggere…. l editoriale di schelf, me lo passi tu ?
accattateve illo
Tex….. non essere maleducato con lara… fai il gentiluomo ogni tanto……siamo mica in un saloon qui
Detto da te guarda, mi commuove… Non eri te quella della guerra con con… ahh non ricordo… sarà l'età…
O forse sara qualcosa d altro…. dall eta…
Ces't la Vie 🙂
Tex, guardi un Bosch e vedi un Picasso….ci siamo capiti…?
Gira il tuo binocolo…
coraggio giornalistico dici…mah…hai presente dove viviamo e lavoriamo???
..mi pare…mi pare eh di saperlo…mi pare…..
Quante minacce hai ricevuto da via Segantini? Zero!!
Ne sono certo.
Non fare la vittima.
Non sei come il Zil
Ma la piantate di scrivere cazzate e di lamentarvi? A leggere voi sembra che il trentino sia come la corea del nord. E tutti sanno che questo non è vero. Siete patetici
Pancher sottolinea "molto meno che l'imprenditoria privata" ma per voi questo non significherà nulla vero?
eh ci mancherebbe altro…. che avesse fatto più danni dell'impresa privata..ci mancherebbe davvero altro…
Comunque, Tex, volevamo solo sottolineare che la cooperazione non è rappresentata solo dall'ideologia dei faraoni di via Segantini, ma anche da persone capaci di riflettere criticamente sulla propria storia cooperativa. Tutto qui. E spero non ti dispiaccia anche questo.
Ho ascoltato la registrazione, francamente non ho trovato alcuna traccia di denunce particolari di, come dite voi, "errori e le storture della cooperazione vitivinicola trentina". Quello l'avete aggiunto voi…
Solo un cameo in vista delle imminenti (vedasi il periodo vegetativo delle viti) elezioni a presidente della Cooperazione. Poi si sa come è andata a finire. Per fortuna.
Ascolti meglio: al minuto 4,30 accenna, seppure brevemente, ma chiaramente ai guai combinati dalla cooperazione .. tradotto da noi in errori e storture. ma il senso non cambia. credo.
Gutta cavat coop-lapidem…
Appunto…