ribelli 

Siccome in questi giorni, soprattutto in rete, sta circolando l’orrida insinuazione secondo la quale la manifestazione SKYWINE 2012 (qui il sito ufficiale dell’iniziativa), sarebbe una sorta di prolungamento istituzionale e mercanteggiato di questo blog di provincia, ieri sera il C.C.C. (Comitato Centratle dei Cosimi) si è riunito in via straordinaria (di  solito infatti ci ubriachiamo il lunedì) per prendere una posizione chiara e definitiva su questa manifestazione.

Prima di pubblicare il breve comunicato stampa approvato all’unanimità dal C.C.C. alcuni chiarimenti. Gli organizzatori (Associazione Culturale Versus) della manifestazione che si terrà ad Ala il prossimo fine settimana, a suo   tempo ci chiesero due cose: una collaborazione tecnica e la disponibilità a partecipare ad un confrontoseminario dedicato alla comunicazione del vino –  che si terrà la prossima domenica pomeriggio. Ad entrambe queste richieste rispondemmo positivamente. Questo abbiamo sempre fatto, pur mantenendo le dovute distanze dall’impostazione delle iniziative che di volta in volta ci veniva richiesto di promozionare,  con chi in passato ci ha chiesto di dare visibilità a manifestazioni vinicole (vignaioli o cantine sociali che fossero: sfogliare l’archivio di Trentino Wine per averne la prova). E questo abbiamo sempre fatto con chi in passato ci ha invitati, in qualità di esperti e comunicatori,  a qualsiasi evento: affidando la nostra delega di rappresentanza ad un Brand Ambassador.

Anche con gli organizzatori di Skywine abbiamo tenuto la medesima linea. Abbiamo aderito alla loro richiesta di pubblicazione dei comunicati stampa che di volta in volta ci avessero inviati e abbiamo messo loro a disposizione, seppure  parzialmente, il nostro posizionamento sui social media. In quanto alla nostra partecipazione agli workshop di domenica 14 ottobre, anche questa volta ci siamo affidati al volto e alla competenza di un Brand Ambassador, che abbiamo provveduto a segnalare agli organizzatori di SKYWINE. Si tratta di un amico e commentatore top di questo blog: Gianni Morgan Usai, che siamo sicuri riuscirà a rappresentare fedelmente la nostra posizione e la nostra esperienza.

A questo punto ecco il comunicato stampa votato ieri sera (quando non eravamo ancora ubriachi) all’unanimita dal C.C.C. di Trentino Wine Blog:

L’impostazione ideologica che sottende la manifestazione SKYWINE 2012, che consideriamo radicalmente sbagliata e apertamente ipotecata da una matrice collaborazionistica, è quanto di più lontano si possa immaginare dalla linea ufficale di Trentino Wine Blog. La manifestazione di Ala interpreta pedissequamente una visione unitaristica, istituzionalistica ed ecumenistica, che consideriamo dannosa in primo luogo per il mondo del vino e per l’economia trentina. Oggi, e di questo siamo covinti, non è più, e non è ancora, il tempo dell’unità, nè il tempo delle convergenze. L’invocazione ecumenica reiterata fino alla sfinimento da Sua Maestà il Gran Visir Tiziano Mellarini, alludono ad un  concetto ingannevole ed equivoco, perché culturalmente funzionale e organico a feudali poteri oligopolistici e multinazionalistici. Oggi, e sino a quando il cruento industrialismo vitivinicolo trentino continuerà ad esercitare violentemente una leadership egemonica sull’economia agricola e sulla politica trentina, compito nostro è quello di essere partigiani e faziosi. E di invocare la disunità, la divisione e l’antogonismo come valori di riferimento imprenscindibili. Come strumentazione critica irrinunciabile per una rifondazione civile dell’economia, della politica e della società trentina.  Insomma convidiamo in pieno la strategia balteriana del disimpegno e dell’autonomia rispetto alle istituzioni. Ci piace, infatti, la scelta del presidente roveretano dei Vignaioli di non partecipare con la sua azienda alla manifestazione di Ala, che, ribadiamo, consideriamo funzionale ai tatticismi del potere oligopolistico e politico trentino. Per questo, diciamo: SKYWINE 2012 non ci piace. E non ci piace perché siamo partigiani e odiamo chi non parteggia! E perché siamo i ribelli della montagna. Quella stessa montagna che ci piacerebbe fosse anche patria del TRENTO DOC. E che oggi, invece, non è”.

Per il C.C.C.

Cosimo Piovasco di Rondò Senior

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