Interessante come sempre il discorso sul prezzo dei vini di Cosimo senior. Volendo chiosare ci vuole più spazio di una semplice risposta al post. Ho imparato che il prezzo è la sintesi dell’ imprenditore, come dire che se uno vende ad un certo prezzo è perché non vuole o non può fare diversamente. Ciò vale per il produttore come per il distributore. Detto questo, il discorso finirebbe lì. La regola dovrebbe valere a maggior ragione per le intese sui prezzi fra imprenditori (cartello) che si auspica e spesso si delibera anche a livello dei consorzi. Sappiamo bene che i modi per aggirare queste intese sono parecchi ed alla fine resta solo il veleno fra consorziati. Insomma, dei prezzi non dovremmo parlare, ma discutere, invece, di ciò che sta a monte dell’ineluttabile decisione e lì c’è molto da dire, anche nel trentino vitivinicolo.
Il giornalista Nereo Pederzolli in un recente servizio su TG3 ha ricordato come il prezzo dei terreni vitati in Vallagarina sia ultimamente calato del 50% e di almeno un quarto nel Campo Rotaliano. Come dire che ai viticoltori è svaporato in mano buona parte del patrimonio anche se le liquidazioni dell’uva hanno tenuto ed i bilanci degli oligopoli sono in crescita. Ne abbiamo parlato ripetutamente.
Per subito vengono alla mente le reiterate dichiarazioni autoreferenziali dei nostri politici e degli enti funzionali alla pubblica amministrazione assieme alla cronica mancanza di linee d’indirizzo dell’assessorato che dovrebbe farsene carico. Se il risultato è quello ricordato da Pederzolli, andrebbero cacciati tutti.
Sappiamo che la politica trentina ha abdicato al compito di indirizzo (e di controllo) in favore delle oligarchie più di 10 anni fa ed i riscontri si sono avuti con impressionante frequenza. Dovremmo ricordarcene sistematicamente, altrimenti questi si rigenerano ad ogni stagione.
Un ultimo pensiero, dopo il bel bilancio Cavit ammantato di silenzio anche sul nostro recente post. Abbiamo letto che l’ingegner Zanoni si è finalmente deciso ad assumere la carica di Ad a La – Vis in cambio di un pacco di soldi (perché di questo si trattava) ed un pacco ne vorrebbe da chi ha chiosato sul suo operato. Noi abbiamo glissato, non è ancora sera.
Abbiamo letto anche che nuovo Ad dell’altro grande gruppo trentino, Mezzacorona, è un dirigente oleario. Tutti tre, compreso il dottor Zanoni, Dg di Cavit, non sono trentini, ne vengono dal mondo del vino. Come dire che i trentini saranno anche bravi enologi, ma non sono adatti a fare i Dg o gli Ad. Poco male, impareranno.
Male e male forte, invece, vien da dire per la politica di territorio che con cotanti dirigenti va definitivamente a farsi friggere. Se i politici e gli assessorati tacciono, se i subalterni dei dirigenti delle oligarchie (cantine di primo grado) debbono starsene buoni ed accontentarsi dei bei bilanci, che ne sarà mai del Trentino?
Pseudonimo utilizzato da uno dei personaggi chiave del vino trentino, depositario di segreti,conoscitore di vizi e virtu dell’enologia regionale e non solo.
Massarello alias Angelo Massarelli, nato a San Severino Marche nel 1510, dopo gli studi in seminario si laureò in leggi canoniche e civili presso l’Università di Siena.
Tornato a San Saverino fu dapprima assegnato alla chiesa di S. Eligio e poi fu eletto priore della collegiata della cittadina.
Grazie alla frequentazione di alcuni letterati conobbe il cardinale Marcello Cervini, futuro papa Marcello II.
Quando il papa Paolo III delegò il cardinale Cervini ad assumere la presidenza del Concilio di Trento, questi volle come segretario del Concilio il Massarelli. Un cardinale così descrive l’operato del Massarelli: «essendo egli lodato dal testimonio incontrastabile dell’esperienza, ed ammaestrato dall’esquisita scuola dell’esercizio, tenne stabilmente il grado di Segretario del Concilio».
Durante gli intervalli delle sedute del Concilio svolse l’importante mansione di Segretario di Stato del pontefice.
Sotto il breve pontificato di papa Marcello II il Massarelli fu suo consigliere.
Dal successore di Marcello II, papa Paolo IV, fu designato vescovo di Telese o Cerreto il 15 dicembre 1557 e fu consacrato a tale ufficio pochi giorni dopo, il 21 dicembre.
Fu autore di un minuzioso diario dei lavori del Concilio dal titolo Acta genuina ss. oecumenici Concilii tridentini.
Terminato il Concilio di Trento nel 1563, il vescovo Angelo Massarelli fu dapprima ministro della Segreteria di Stato e poi Segretario del Supremo Tribunale della Riformazione (successivamente chiamato Sacra Consulta).
A causa dei suoi numerosi impegni venne poche volte in diocesi e si fece rappresentare da un vicario vescovile di sua nomina.
Devo dire il che il vostro blog mi appassiona sempre più… Però, se da un lato apprezzo moltissimo quando parlate di vignaioli e piccole realtà, dall'altro emerge tutta la vostra superficialità quando si parla di GRANDI GRUPPI INDUSTRIALI, che non possono assolutamente essere comparati ad un Cesconi di turno…
Mi dispiace doverlo rimarcare, ma a scrivere certe cose non ci si fa una bella figura…
Sappi peró che anche dietro i "grandi gruppi industriali" ci sono tante piccole aziende agricole che operano come ad esempio quella che citi te, e che danno il loro meglio per produrre un prodotto di eccellente qualitá.
QUELLI menzionati dal qui sopra non sono soci agro/industriali……
Appunto ! Cesconi, così come, ad esempio, Endrizzi sono delle piccole eccellenze che NULLA hanno a che vedere con i grandi gruppi industriali cooperativi…
I vari Cesconi, Endrizzi, ecc. non sono dietro ai grandi gruppi industriali, ma piuttosto a fianco… non penso conferiscano le loro uve alla Mezzocorona di turno… Molto spesso sono aziende familiari dove, negli anni buoni, la proprietà guadagna ben di più rispetto agli stipendi da voi tanto criticati dei DG delle grosse cooperative… E poi a quanto ammonterebbero questi stipendi ??? Per caso lo sapete quanto guadagna il DG di Cantina di Soave, piuttosto che di Martini (l'imbottigliatore) o di Cantine Riunite ??? Siete così sicuri che tutte le uve dei soci delle cooperative siano davvero di ottima qualità??? Io qualche dubbio l'avrei…
A leggerti Toscanaccio mi sembra di sentire il simpatico Alieno di Avanti un Altro trasmissione televisiva che va in onda su canale 5 la sera alle 18 e 50, questo infatti dice fra il resto: "sono tanti i misteri dell'universo, voi fate domande io tengo risposte" Quindi rispondendoti ti dirò che lo stipendio dei vari Dg, a me non interessa di saperlo, interessano piuttosto i risultati… e guardando ai nostri Zanoni (Cavit) e Granata (Melinda) i risultati non mancano credimi! Così come non mancheranno e non sono mancati fin'ora i risultati a Mezzacorona con il nuovo Ad. Poi per quanto riguarda la qualità dell'uva nelle piccole cantine sociali credimi è maggiore di quello che si pensa perché oltre ad esserci il controllo dei tecnici della cantina c'è la gogna dei colleghi se la tua uva è scadente e penso non serva dirlo che questa è peggiore della critica dei tecnici.
Il resto sono solo marchette…
troppi CREDIMI l'importante è che ci creda TU…….
Hai ragione Titty ! Ma penso non ci sia peggior sordo di chi non voglia sentire….
Lasciamo stare Melinda che di mele io capisco ben poco, ma parliamo di vino… Secondo voi qualità vuol dire essere al di sopra del livello "scadente" o vuol dire dell'altro ? Cavit farebbe forse qualità (eccetto Altemasi) oppure svende il vino Trentino in giro per l'Italia ??? Qualche cooperativa che fa qualità c'è, ma in numero molto limitato, in quanto è impossibile che tutti i soci della base sociale abbiano le stesse competenze e la stessa dedizione che può avere un vignaiolo privato…
toscanaccio is ok…… ma attento ,le coop hanno un potenziale di fuoco pazzesco x quanto riguarda i terreni.Superiore a tutti e sono sicuro come dice Zonin i grandi vini li possono fare i grandi anche i grandi…… poi noi come molti mangiamo in quel piatto e non lo sporchiamo.Per questo di vino ne parla chi teorizza e beve forbito,noi poi mangiamo a casa nostra…. nel piatto.smile
Circa 5 anni fa sono passato dalla Valle di Cembra e mi hanno detto (penso sia vero) che la maggior parte degli appezzamenti sono piccolissimi e gestiti da privati come "secondo lavoro"… E su queste cose che ho i miei dubbi… Un conto e' la dedizione di chi gestisce un vigneto per mestiere, un conto di chi lo fa per hobby… Inoltre, immagino che essendo gli appezzamenti cosi' frammentati i costi di gestione siano elevatissimi…
Una curiosita': ma in Trentino la pergola e' obbligatoria ??? Personalmente penso che pergola e qaulita' non vadano di pari passo…
molti provano la parete……… nulla c'è di obbligatorio basta che la porti eccellente…… ma questa querelle a me nn importa……..smile
Ma insomma non ti va bene niente?
Cosa vuoi? Vuoi la terra da lavorare? Parliamone…
grazie sei gentile….purtroppo la giornata ha 24 ore….
Se ce l'han con me sappi che io mi riferivo ad Anonimo.
canarino Titty dove sei?? Ti mangio….
Emilio Isgrò.. Corso di cancellazione generale per le scuole d’Italia c/o MART…
Una specie di ouverture in cui si annunciano i temi senza darne lo svolgimento» ha riferito Isgrò.
«Nous voulons effacer. Nous voulons revêr.
Noi vogliamo cancellare. Noi vogliamo sognare.
A proposito di Dg – Ad non Trentini, in rete ho trovato questo breve e recente filmato di Luca Granata mitico Dg di Melinda.
Per me è una preziosa lezione (di economia) che potrebbe/dovrebbe essere la base per gli eventuali stati generali del vino.
Buona visione.
Grazie Tex: il discorso su marchio e politiche commerciali mi sembra esemplare. Tutto da imparare. Davvero.
Lucidissimo intervento.. una buona base su cui operare.. sin da subito.. ( anche senza bocconiani o mckinseyani….)
Caro Tex, è coerente il non trentino Granata parlando sullo sfondo di Assoindustria. Perfetto nei ragionamenti di marketing industriale: "la fantastica alchimia che trasforma le mele in euro!" Il territorio non c'entra, non è strategico. Tutto da imparare? Sì, per progettare qualcosa di diverso e più lungimirante.
Concordo con Massarello ma lo stupore è grande perchè nella Mela.. al fondo non è che ci siano grandi emozioni da dare ( streghe e New York a parte..) mentre invece nel Vino sì.. e non si riesce neanche a fare un discorso scolastico , da dispense fratelli Fabbri editori, da edicola, come quello di Granata….!!