Mentre a Trento, venerdì scorso, si apriva il festival delle bollicine trentodocchiste, grazie all’invito dell’amico Franco Ziliani (Le Mille Bolle Blog) e di un giornalista roveretano, altrettanto amico, ho partecipato ad una degustazione di Metodo Classico dell’Alto Adige. Ci siamo incontrati con i produttori e con le bottiglie – divise in tre batterie: Brut – Extra Brut, Dosaggio Zero e
Continua a leggere...Questo post ce l’ho sulla punta delle dita da qualche giorno. Oggi – in questo pomeriggio piombigno – è arrivato il momento. Sono idee che mi girano in testa da quando sui quotidiani locali, qualche settimana fa, sono comparse le entusiastiche fotocronache mellariniane-agenziastefani, che illustravano la sforbiciata del nastro per la riapertura-rivisitazione di una strada di campagna che attraversa i
Continua a leggere...Riceviamo e volentieri pubblichiamo ————– Buongiorno, con la presente siamo lieti di invitarla alla serata in programma Giovedì 29 novembre, ore 18,30Azienda Agricola Maso Martis Via dell’Albera 52 – Martignano, TrentoSette storie in una bolla dentro l’anima del vino un progetto di TrentoSpettacolisostenuto daFondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto a cura diMaura Pettorruso e Daniele Filosi conMaura Pettorruso
Continua a leggere...Raccolgo e rilancio il suggerimento di una nostra lettrice (Giada, qui), che ieri ha minacciato di presentarsi all’inaugurazione di Bollicine su Trento, questa sera, rigorosamente in anfibi. Femmine e maschi bollicinari, se avete intenzione di partecipare al festival novembrino del TRENTODOC, fatelo con le calzature giuste: gli anfibi, appunto. Per contestare l’imperversante e scialbo payoff che, anche a Trento, abbina
Continua a leggere...L’altro giorno mi telefona l’editore del blog, che come ormai molti sanno è un’avvocata abruzzese di grido, e mi fa: ”Hey Cosimo, ma il tuo Trentino è davvero bellissimo”. E io, con il consueto tono che smorza anche gli entusiasmi più sinceri: “Eh, sì dai, abbastanza; a parte i trentini e i marchettari, abbastanza”. E lei: “Ma no, no. E’
Continua a leggere...Mumble, Mumble… altaluna, altaluna, altaluna… : fino a stamattina per me questa parola composta (altalena/luna) rimandava solo alla splendida antologia poetica intitolata, appunto, Altaluna (Edizioni Il Bosco delle Noci, Putignano 1996) firmata dall’amica – anche di questo blog – Mariapia Mapi Giulivo, una delle voci piu intense e ironiche della poesia contemporanea. Di cui, fra l’altro, mi vanto di possedere
Continua a leggere...CATEGORIA VINI TRANQUILLI A DENOMINAZIONE DI ORIGINE E A INDICAZIONE GEOGRAFICA GRUPPO 1 – VINI BIANCHI PRODOTTI NELLA VENDEMMIA 2011 Gran Menzione ALTO ADIGE DOC GEWURZTRAMINER “TOLLOY” 2011 NOSIO SPA – MEZZOCORONA (TN) SICILIA IGT GRILLO VIOGNIER “FEUDO ARANCIO – DALILA” 2011 NOSIO SPA – MEZZOCORONA (TN) TRENTINO DOC CHARDONNAY “BOTTEGA VINAI” 2011 CAVIT S.C. – TRENTO (TN) TRENTINO DOC
Continua a leggere...Premetto che il sesso mi piace. E che scopare, come un riccio, mi piace ancor di più. In tutti i modi. Anche quelli considerati poco ortodossi. Premessa – excusatio solo apparentemente non petita – che mi sento di fare, non per esercitare manifestamente l’indomito machismo che mi possiede sin da bambino, ma perché non si dica che quello che sto
Continua a leggere...Sempre istruttiva la lettura del sito “I numeri del Vino”. In home page oggi compare l’analisi sullo stato di indebitamento dell’industria vitivinicola italiana. Un approfondimento basato sul report diffuso da Mediobanca Research. Rinvio alla lettura dell’intero post firmato da Marco Baccaglio. E mi limito ad esporre qui brevemente i numeri riguardanti i due grandi gruppi cooperativi trentini, Mezzacorona (che appare
Continua a leggere...Bella la penultima pagina del Manifesto di ieri, sabato 17 novembre. Dedicata interamente alla rievocazione di due grandi padri della patria e della sinistra italiana. Al compagno Giuseppe Chiarante, scomparso da pochi mesi, e al compagno Riccardo Lombardi, colui che da dirigente socialista più tenacemente di altri si impegnò per la nazionalizzazione dell’industria elettrica italiana, perché, amava ripetere, bisogna “tagliare
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