Riceviamo, dall’Ufficio Stampa della PAT, e, almeno questa volta, volentieri (davvero) pubblichiamo
Ps: una noterella necessaria almeno a spiegare l’inedito, per il nostro blog, titolo di questo post. La scelta di far raccontare a Erri De Luca l’antropologia paesaggistica del Trentino, mi è piaciuta. La trovo aprioristicamente corretta,. Ho sempre contestato, anche su Trentino Wine Blog, la mercificazione snaturante del territorio, l’uso strumentale della montagna funzionalizzata a espediente di marketing. “Il turno di notte lo fanno le stelle”, è un film che non ho ancora visto. Ma mi fido, almeno questa volta, delle parole dell’Ufficio Stampa della Provincia. Sarà che c’è di mezzo una donna e allora tutti gli artigli si spuntano e lasciano il posto alla morbidezza e al languore. Incontrai, letterariamente, De Luca tantissimi anni fa. Questo incontro lo devo ad una delle donne più importanti della mia vita. Si chiamava Ariella, chissà sotto quali cieli cammina ora, chissà come sono cambiati i suoi occhi, se sono cambiati. Dopo l’amore mi leggeva, le leggevo, brani tratti da “Non ora, non qui”. Trovo che Erri De Luca sia una delle poche, preziose, voci della letteratura contemporanea, ancora capaci di farsi ascoltare. Ancora capaci di uno sguardo obliquo, e per questo originale, sul mondo. Lui e pochi, pochissimi, altri. L’aver affidato all’intellettuale partenopeo la narrazione poetica del Trentino mi sembra sia stata una buona scelta: a priori. Il suo sguardo obliquo sulle cose, la sua poetica della montagna, non mi hanno mai tradito. Per questo, questa volta, mi sento di fare i complimenti a Trentino Marketing che nel c.s. viene indicata fra gli ideatori e i sostenitori di questa operazione cinematografica.
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COMUNICATO STAMPA nr. 3510
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E-mail: uff.stampa@provincia.tn.it
Trento, 12 novembre 2012
Ufficio Stampa
Piazza Dante, 15 – 38100 Trento
Tel. 0461/494614 – Fax 494615-16
Successo sabato per il cortometraggio “Il turno di notte lo fanno le stelle” sostenuto da Trentino Film Commission e Trentino Marketing
APPLAUSI AD ERRI DE LUCA AL FESTIVAL DI ROMA
Lunghi applausi e calorosa accoglienza per “Il turno di notte lo fanno le stelle”, presentato in anteprima mondiale sabato sera al Festival internazionale del film di Roma. Il cortometraggio, diretto da Edoardo Ponti è tratto dall’omonimo racconto sceneggiatura di Erri De Luca e vede fra gli interpreti Enrico Lo Verso, Nastassja Kinski e Julian Sands. I 23 minuti tutti girati in Trentino – fra le Dolomiti della Val di Fassa, il Passo Pordoi, il Col Rodella, il Rifugio Vajolet e Salei, Soraga e Rovereto – sono stati seguiti con grande interesse da pubblico e critica durante le proiezioni, che hanno preceduto il film di Susanna Nicchiarelli “La scoperta dell’alba”. “Il turno di notte lo fanno le stelle”, che verrà distribuito in versione “cofanetto” da Feltrinelli, è stato realizzato grazie al sostegno della Trentino Film Commission e di Trentino Marketing, in coproduzione con Pasta Garofalo, il supporto di Montura e San Carlo srl, produzione esecutiva Decima Rosa Video srl (Trento).
“Il turno di notte lo fanno le stelle”
Regia di Edoardo Ponti
Storia e sceneggiatura di Erri De Luca
Interpreti: Nastassja Kinski, Enrico Lo Verso, Julian Sands e Erri De Luca.
Produzione: OH!PEN Production
Produzione esecutiva: Decima Rosa Video srl
La storia
Matteo (Lo Verso) ha subito un trapianto di cuore: in petto ha ora il cuore di una giovane donna. Ed è con Sonia (Kinski), una donna conosciuta in ospedale, che Matteo andrà a riprendersi la vita in cima a una montagna, scalandola. Uno straordinario racconto dove ogni battito del cuore ha un suono mai udito prima. Il marito della donna, Mark (Sands) è preoccupato per lei: teme che la fatica sia prematura. Lei lo rassicura: è pronta a realizzare il “voto” da lei fatto con Matteo quando erano ancora in ospedale. Una promessa di guarigione e celebrazione col sole e le stelle come silenziose testimoni.
L’idea e la produzione
Il cortometraggio “Il turno di notte lo fanno le stelle” è tratto dall’omonimo racconto in forma di sceneggiatura di Erri De Luca. Il film è diretto da Edoardo Ponti e prodotto da Silvia Bizio e Paola Porrini Bisson tramite la loro compagnia OH!PEN. Il film è girato sulle Dolomiti della Val di Fassa, sul Passo Pordoi, sul Col Rodella, al Rifugio Vajolet e Salei, a Soraga e Rovereto, con un cast internazionale composto da Nastassja Kinski, che torna sugli schermi per la prima volta dopo dieci anni, Julian Sands ed Enrico Lo Verso. Lo stesso De Luca appare nel ruolo del gestore del rifugio, Lois. “Il turno di notte lo fanno le stelle” verrà distribuito in versione “cofanetto” da Feltrinelli, insieme al “making of” e al documentario “Conversazioni all’aria aperta”. Il film è recitato in italiano e in inglese.
Il progetto
Il progetto è diviso in due parti: il cortometraggio vero e proprio, “Le stelle fanno il turno di notte”, di 23 minuti, e un documentario/special, “Conversazioni all’aria aperta”, di circa 40 minuti. Il corto e il documentario intendono non solo essere una doppia produzione cinematografica di indubbia presa nel circuito dei festival e della televisione, ma anche una fonte di divulgazione e consapevolezza sul tema della donazione degli organi.
Il documentario “Conversazioni all’aria aperta”, che accompagnerà il breve film nel cofanetto Feltrinelli, conduce i protagonisti a riflettere sulle tematiche da esso sollevato (trapianto e donazione d’organi, la montagna, il rapporto uomo/donna e uomo/natura), offrendo uno sguardo ravvicinato sulla vita e il pensiero di De Luca e l’intero cast. De Luca è infatti il filo conduttore di una serie di incontri e dialoghi all’aria aperta nella spettacolare cornice delle montagne del Trentino. Si alternano divagazioni a momenti intimistici di grande spontaneità di fronte a una tazza di caffè o un vin brulè. Un incontro a casa della poetessa Roberta Dapunt e dello scultore Lois Anvidalfarei, passeggiate con celebri scalatori come Pietro Dal Pra, donatore di midollo osseo e presidente dell’Associazione per i Trapianti, Nives Meroi e Romano Benet.
(at)
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
…però a me è andata meglio: mi leggivi Calvino e Achmatova!
Credo cara(o) Curiosa(o)&Sospettosa(o), sia arrivato il tempo di piantarla di usare questo blog come un'immaginaria stanza da letto. Anche se apparentemente questo spazio può sembrare scanzonato, in realtà non lo è affatto. Ti pregherei, quindi, per il futuro di intervenire solo quando hai qualcosa da dire che sia almeno vagamente attinente all'argomento.
Grazie
Bravo Cosimo, la fanciulla non ha ancora capito che è più difficile
ragionare e fare in verticale …che in orizzontale.
Probabilmente lavora in una azienda di sofà piuttosto che in una – dove si fa !
Vedrai che presto metterà il suo cervello nella posizione esatta.
Cosimo, cos'è tuita questa maleducazione? Ma che gente frequenti ultimamente? Forse hai bisogno anche di prenderti un po' di vacanza. Rilassati, Cosimo, rilassati!