L’accusa più frequente che viene mossa a questo blog è quella di sputtanare il Trentino ed i suoi vini.
Dice Treccani: sputtanare v. tr. [der. di puttana, con pref. s- (nel sign. 5)], volg. –
1. Dire male di una persona, andarne a riferire ad altri colpe e difetti reali o immaginarî, per sminuirla nella stima e nella considerazione altrui: se non la smette di sputtanarmi con tutti, la piglio a schiaffi; mi ha sputtanato di fronte agli amici.
2. Compromettere, far perdere la stima e la reputazione: è qualcuno che fa tante promesse e non ne mantiene nessuna: e questo l’ha sputtanato con tutti.
3. Sperperare, dilapidare: ha sputtanato il patrimonio familiare nelle case da gioco; anche intr. pron.: si è sputtanato tutti i risparmî in pochi mesi.
4. intr. pron. Perdere la stima degli altri, rovinarsi la reputazione, screditarsi: ormai si è sputtanato definitivamente; se continui a mancare di parola, ti sputtanerai con tutti.
Insomma, se una persona si comporta in un certo modo, si candida ad ad appartenere ad uno dei quattro partiti sopra indicati. Scegliete voi, con la mano sul cuore. Sì, sul cuore, luogo immaginario dell’amore perché è da lì che erutta lo sputtanamento. Classico il caso di quando ci si sente traditi. E allora si salvi chi può.
Si deve essere sentita tradita anche l’ex assessora maschia (nel senso di vigorosamente assessora) allo sport Iva Berasi, oggi presidente dell’APT delle Terme di Comano, che oggi sputtana indirettamente il modello trentino in prima su L’Adige (qui) lamentando la presenza fra i monti trentini dei vini salentini e degli sfusi friulani. Detto da lei e dopo lustri di finanziamenti a gò gò per la promozione, c’è da preoccuparsi.
Preoccupa anche il silenzio perdurante sui piani 2013 che a febbraio non sono ancora noti agli operatori (quanti decenni indietro bisogna andare per trovare una simile incloncludenza politica?). Certo, la bocca è piena di scuse, la colpa è sempre di altri, nessuno si dimette, tutti tacciono. Maggnano e guai a sputtanarsi.
In qualche cassetto a Trento ci dovrebbero essere i risultati dell’indagine conoscitiva sui recenti periodi di attività istituzional-promozional-autoreferenzial … andate-avanti-voi-che-a-me-vien-da-ridere, non volendo sputtanare aprioristicamente. Della serie: l’analisi è importante per progettare azioni efficaci in modo efficiente.
Allora delle due l’una: o la Berasi l’ha fatta fuori dal vaso e va sputtanata perché sputa nel piatto dove continua a mangiare, oppure ha ragione lei e si tira fuori l’indagine e si progetta ex novo.
Nei mesi scorsi gattopardescamente si è cambiato tutto per non cambiare niente. Via Trentino Marketing assorbito da Sviluppo, via Camera di Commercio e largo al Consorzio Vini con sotto (o sopra, o sottosopra) il Trentodoc. Boh. E’ tutto in stallo. Dell’imminente Vinitaly si sa poco, ancora meno della Mostra Vini, edizione nr. 77, gambe delle donne. Stop, non sputtaniamo.
—————————-
Pseudonimo utilizzato da uno dei personaggi chiave del vino trentino, depositario di segreti,conoscitore di vizi e virtu dell’enologia regionale e non solo.
Massarello alias Angelo Massarelli, nato a San Severino Marche nel 1510, dopo gli studi in seminario si laureò in leggi canoniche e civili presso l’Università di Siena.
Tornato a San Saverino fu dapprima assegnato alla chiesa di S. Eligio e poi fu eletto priore della collegiata della cittadina.
Grazie alla frequentazione di alcuni letterati conobbe il cardinale Marcello Cervini, futuro papa Marcello II.
Quando il papa Paolo III delegò il cardinale Cervini ad assumere la presidenza del Concilio di Trento, questi volle come segretario del Concilio il Massarelli. Un cardinale così descrive l’operato del Massarelli: «essendo egli lodato dal testimonio incontrastabile dell’esperienza, ed ammaestrato dall’esquisita scuola dell’esercizio, tenne stabilmente il grado di Segretario del Concilio».
Durante gli intervalli delle sedute del Concilio svolse l’importante mansione di Segretario di Stato del pontefice.
Sotto il breve pontificato di papa Marcello II il Massarelli fu suo consigliere.
Dal successore di Marcello II, papa Paolo IV, fu designato vescovo di Telese o Cerreto il 15 dicembre 1557 e fu consacrato a tale ufficio pochi giorni dopo, il 21 dicembre.
Fu autore di un minuzioso diario dei lavori del Concilio dal titolo Acta genuina ss. oecumenici Concilii tridentini.
Terminato il Concilio di Trento nel 1563, il vescovo Angelo Massarelli fu dapprima ministro della Segreteria di Stato e poi Segretario del Supremo Tribunale della Riformazione (successivamente chiamato Sacra Consulta).
A causa dei suoi numerosi impegni venne poche volte in diocesi e si fece rappresentare da un vicario vescovile di sua nomina.
Questa volta ho aspettato per non bruciarti… ma vedo che…
hai letto Cosimo la risposta pepata di Ivo Nemela titolare Villa Kofler Resort di Campitello di Fassa su l'Adige di oggi? Mi sembra ricca di spunti utili da ri-battere.
Tex scusa, puoi mettere il link..?
Questa volta ho aspettato per non bruciarti… ma vedo che…
hai letto Cosimo la risposta pepata di Ivo Nemela titolare Villa Kofler Resort di Campitello di Fassa su l’Adige di oggi? Mi sembra ricca di spunti utili da ri-battere.
A dire il vero sì, ho letto il contributo dell’albergatore di Campitello; che dire; sintetizza in poche righe un anno delle nostre critiche. Ed è un peccato che questa sia la situazione. Ma così è.. Il caos regnasovrano sotto i cieli di trentodoc.. camera di commercio proprietaria del simbolo lo cede in uso a consorzio vini del trentino, ente di cui pochi conoscono l’esistenza e di cui quasi nessuno conosce competenze e funzioni, istituto trento doc, che raggruppa i produttori, non ha i soldi per muoversi perché i soldi li tiene stretti stretti l’assessore mellarini, almeno fino alle prossime elezioni.. Insomma, il caos.. e il’albergatore di Campitello lo sintetizza perfettamente.
A dire il vero sì, ho letto il contributo dell'albergatore di Campitello; che dire; sintetizza in poche righe un anno delle nostre critiche. Ed è un peccato che questa sia la situazione. Ma così è.. Il caos regnasovrano sotto i cieli di trentodoc.. camera di commercio proprietaria del simbolo lo cede in uso a consorzio vini del trentino, ente di cui pochi conoscono l'esistenza e di cui quasi nessuno conosce competenze e funzioni, istituto trento doc, che raggruppa i produttori, non ha i soldi per muoversi perché i soldi li tiene stretti stretti l'assessore mellarini, almeno fino alle prossime elezioni.. Insomma, il caos.. e il'albergatore di Campitello lo sintetizza perfettamente.
Tex scusa, puoi mettere il link..?
Tex scusa, puoi mettere il link..?
Questa volta ho aspettato per non bruciarti… ma vedo che…
hai letto Cosimo la risposta pepata di Ivo Nemela titolare Villa Kofler Resort di Campitello di Fassa su l’Adige di oggi? Mi sembra ricca di spunti utili da ri-battere.
A dire il vero sì, ho letto il contributo dell’albergatore di Campitello; che dire; sintetizza in poche righe un anno delle nostre critiche. Ed è un peccato che questa sia la situazione. Ma così è.. Il caos regnasovrano sotto i cieli di trentodoc.. camera di commercio proprietaria del simbolo lo cede in uso a consorzio vini del trentino, ente di cui pochi conoscono l’esistenza e di cui quasi nessuno conosce competenze e funzioni, istituto trento doc, che raggruppa i produttori, non ha i soldi per muoversi perché i soldi li tiene stretti stretti l’assessore mellarini, almeno fino alle prossime elezioni.. Insomma, il caos.. e il’albergatore di Campitello lo sintetizza perfettamente.
Per la serie "sputare nel piatto dove si mangia…"
Non che meritassero pubblicità, per carità, ma a proposito di sputtanamento sapevate di questo?
http://www.huffingtonpost.it/cinzia-ficco/il-tren…
Che poi gira che ti gira si va a finire sempre sulle mele.
Cosa non si fa per vendere un libro e raccogliere quattro soldi.
Io trovo che Andrea Tomasi e Jacopo Valenti siano due bravi (rari) giornalisti..e mi complimento con loro:.che poi siano dovuti arrivare sino a Reggio Calabria per farsi pubblicare.. la racconta lunga sull’aria che tira da queste parti e che, per esempio, costringe noi ad indossare un passamontagna e ad affidare la responsabilità di questo dominio ad un avvocato abruzzese.
Dopodiché dico anche che questo taglio non mi piace e non è il mio: non amo la santificazione e l’idolatria delle inchieste e delle inquisizioni giudiziarie. Non mi pare che così si faccia politica, ma soprattutto temo che così si legittimi un ruolo surrogatorio assunto dalla funzione giudiziaria. Ma questo è un altro discorso.
No Cosimo, prendersela con le mele rischiando pure di rovinare il business di una valle non lo accetto. Con tutta la professionalità e la
passione che sta dietro a queste aziende agricole, i controlli
fin quasi maniacali fatti dalle cooperative affinché il prodotto
sia salubre per conquistarsi un mercato molto sensibile a questi
argomenti non è giusto.
Se sono veramente bravi che vadano a controllare anche la frutta che
proviene dai mercati esteri per vedere se anche lì vengono
rispettati i limiti previsti dalla legge come facciamo noi, o se
invece come penso mangiamo ancor’ oggi frutta trattata con il
famigerato DDT.
Allora dirò anch’io bravi, ma scrivere vagamente sparando a zero su una categoria indifesa e sottolineo indifesa non lo accetto.
categoria .. indifesa quella dei nonesi?..Uhm…Comunque la questione dell’utilizzo di sostanze di sintesi in prossimità dei centri abitati è una questione vera e vale anche per la viticoltura.
Bè certo l’edilizia selvaggia frutto di lottizzazioni ad personam produce poi questo, è vero. Basterebbe un po’ di buon senso da parte delle amministrazioni locali, e cercare di valorizzare con politiche ad hoc i centri storici anche dei anche paesini invece che occupare nuova terra. Ma credo che sia parlare al vento. Sinceramente io spero più nell’aiuto della ricerca ed è di questi giorni infatti la notizia che è in arrivo sul mercato un agro-farmaco rivoluzionario, si tratta di un microrganismo in grado di combattere numerose malattie delle piante senza dover utilizzare prodotti chimici ed è stato scoperto dal “nostro” Centro ricerca Fondazione Mach.
Per i nonesi indifesi se vuoi ne riparliamo.
Bè certo l'edilizia selvaggia frutto di lottizzazioni ad personam produce poi questo, è vero. Basterebbe un po' di buon senso da parte delle amministrazioni locali, e cercare di valorizzare con politiche ad hoc i centri storici anche dei anche paesini invece che occupare nuova terra. Ma credo che sia parlare al vento. Sinceramente io spero più nell'aiuto della ricerca ed è di questi giorni infatti la notizia che è in arrivo sul mercato un agro-farmaco rivoluzionario, si tratta di un microrganismo in grado di combattere numerose malattie delle piante senza dover utilizzare prodotti chimici ed è stato scoperto dal "nostro" Centro ricerca Fondazione Mach.
Per i nonesi indifesi se vuoi ne riparliamo.
categoria .. indifesa quella dei nonesi?..Uhm…Comunque la questione dell'utilizzo di sostanze di sintesi in prossimità dei centri abitati è una questione vera e vale anche per la viticoltura.
No Cosimo, prendersela con le mele rischiando pure di rovinare il business di una valle non lo accetto. Con tutta la professionalità e la
passione che sta dietro a queste aziende agricole, i controlli
fin quasi maniacali fatti dalle cooperative affinché il prodotto
sia salubre per conquistarsi un mercato molto sensibile a questi
argomenti non è giusto.
Se sono veramente bravi che vadano a controllare anche la frutta che
proviene dai mercati esteri per vedere se anche lì vengono
rispettati i limiti previsti dalla legge come facciamo noi, o se
invece come penso mangiamo ancor' oggi frutta trattata con il
famigerato DDT.
Allora dirò anch'io bravi, ma scrivere vagamente sparando a zero su una categoria indifesa e sottolineo indifesa non lo accetto.
Io trovo che Andrea Tomasi e Jacopo Valenti siano due bravi (rari) giornalisti..e mi complimento con loro:.che poi siano dovuti arrivare sino a Reggio Calabria per farsi pubblicare.. la racconta lunga sull'aria che tira da queste parti e che, per esempio, costringe noi ad indossare un passamontagna e ad affidare la responsabilità di questo dominio ad un avvocato abruzzese.
Dopodiché dico anche che questo taglio non mi piace e non è il mio: non amo la santificazione e l'idolatria delle inchieste e delle inquisizioni giudiziarie. Non mi pare che così si faccia politica, ma soprattutto temo che così si legittimi un ruolo surrogatorio assunto dalla funzione giudiziaria. Ma questo è un altro discorso.
Per la serie "sputare nel piatto dove si mangia…"
Non che meritassero pubblicità, per carità, ma a proposito di sputtanamento sapevate di questo?
http://www.huffingtonpost.it/cinzia-ficco/il-tren…
Che poi gira che ti gira si va a finire sempre sulle mele.
Cosa non si fa per vendere un libro e raccogliere quattro soldi.
Io trovo che Andrea Tomasi e Jacopo Valenti siano due bravi (rari) giornalisti..e mi complimento con loro:.che poi siano dovuti arrivare sino a Reggio Calabria per farsi pubblicare.. la racconta lunga sull’aria che tira da queste parti e che, per esempio, costringe noi ad indossare un passamontagna e ad affidare la responsabilità di questo dominio ad un avvocato abruzzese.
Dopodiché dico anche che questo taglio non mi piace e non è il mio: non amo la santificazione e l’idolatria delle inchieste e delle inquisizioni giudiziarie. Non mi pare che così si faccia politica, ma soprattutto temo che così si legittimi un ruolo surrogatorio assunto dalla funzione giudiziaria. Ma questo è un altro discorso.
No Cosimo, prendersela con le mele rischiando pure di rovinare il business di una valle non lo accetto. Con tutta la professionalità e la
passione che sta dietro a queste aziende agricole, i controlli
fin quasi maniacali fatti dalle cooperative affinché il prodotto
sia salubre per conquistarsi un mercato molto sensibile a questi
argomenti non è giusto.
Se sono veramente bravi che vadano a controllare anche la frutta che
proviene dai mercati esteri per vedere se anche lì vengono
rispettati i limiti previsti dalla legge come facciamo noi, o se
invece come penso mangiamo ancor’ oggi frutta trattata con il
famigerato DDT.
Allora dirò anch’io bravi, ma scrivere vagamente sparando a zero su una categoria indifesa e sottolineo indifesa non lo accetto.
categoria .. indifesa quella dei nonesi?..Uhm…Comunque la questione dell’utilizzo di sostanze di sintesi in prossimità dei centri abitati è una questione vera e vale anche per la viticoltura.
Bè certo l’edilizia selvaggia frutto di lottizzazioni ad personam produce poi questo, è vero. Basterebbe un po’ di buon senso da parte delle amministrazioni locali, e cercare di valorizzare con politiche ad hoc i centri storici anche dei anche paesini invece che occupare nuova terra. Ma credo che sia parlare al vento. Sinceramente io spero più nell’aiuto della ricerca ed è di questi giorni infatti la notizia che è in arrivo sul mercato un agro-farmaco rivoluzionario, si tratta di un microrganismo in grado di combattere numerose malattie delle piante senza dover utilizzare prodotti chimici ed è stato scoperto dal “nostro” Centro ricerca Fondazione Mach.
Per i nonesi indifesi se vuoi ne riparliamo.
Per la serie "sputare nel piatto dove si mangia…"
Non che meritassero pubblicità, per carità, ma a proposito di sputtanamento sapevate di questo?
http://www.huffingtonpost.it/cinzia-ficco/il-tren…
Che poi gira che ti gira si va a finire sempre sulle mele.
Cosa non si fa per vendere un libro e raccogliere quattro soldi.
se guarda bene l'assessora, a breve, troverà anche vini sudafricani e delle Maldive..
se guarda bene l'assessora, a breve, troverà anche vini sudafricani e delle Maldive..
se guarda bene l’assessora, a breve, troverà anche vini sudafricani e delle Maldive..
Complimenti! Io non sarei in grado di aggiungere altro a questa lezione!
Chi ha orecchie per intendere intenda…
Bravi è così che vi voglio!!!
Complimenti! Io non sarei in grado di aggiungere altro a questa lezione!
Chi ha orecchie per intendere intenda…
Bravi è così che vi voglio!!!
Complimenti! Io non sarei in grado di aggiungere altro a questa lezione!
Chi ha orecchie per intendere intenda…
Bravi è così che vi voglio!!!