Il prossimo anno, sarà l’anno del Teroldego. Questo ci hanno anticipato qualche giorno fa i sacerdoti dell’enopromozione, che non è più pubblica (anche se il pubblico continuerà a svalangarci denaro) ma è tornata in capo al Consorzio dei Produttori. E questo mentre il territorio continua ad essere calpestato e violentato sul fronte commerciale. Non è una novità, ma ogni tanto
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