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L’allarme non è nostro, ma arriva da un paio di fonti di cui è difficile non fidarsi. Si tratta dei numeri del rapporto Mediobanca relativo alla principali aziende italiane e delle analisi di Marco Baccaglio applicate al settore vino, autore di quello strumento insostituibile per capire cosa c’è dietro una bottiglia, che si chiama I Numeri del Vino.

In un post apparso nei giorni scorsi, l’analista finanziario mette in fila una serie di riscontri tratti dal dossier Mediobanca. Ne esce che due grandi gruppi cooperativi trentini, Mezzacorona e La-Vis, esprimono livelli di indebitamento, soprattutto rispetto al patrimonio netto  e alla sua sostenibilità, particolarmente vistosi e significativi. Molto meglio, davvero molto meglio, invece, va per Cavit, posizionata su livelli di assoluta tranquillità. La “classifica” prende in considerazione le prime venti aziende italiane del vino.

Un breve sunto di questa classifica (più alto è il punteggio, migliore è lo stato di salute finanziaria e vicevera) :

Livello di indebitamento finanziario:

Cavit: 18°

Lavis:

Mezzacorona:

Debito rispetto a patrimonio netto:

Cavit: 17°

Lavis: 

Mezzacorona: 6°

Debito rispetto al valore aggiunto (sostenibilità del debito):

Cavit: 18°

Lavis: 

Mezzacorona: 2°

 

Vi suggerisco, comunque, la lettura di integrale di questo articolo, come del resto ha fatto anche Franco Ziliani in un recente commento.

Buona lettura.