Da qualche anno a questa parte, chi vuole mangiare (e bere) bene in Basso Trentino non può non percorrere la Destra Adige, quel pezzo di strada provinciale che accompagna la destra orografica del fiume fra Trento e Rovereto. Per qualche ragione, che magari un giorno o l’altro proverò ad indagare, lungo questi 15 km, oggi purtroppo devastati dall’inutile e oscena architettura di tangenziali e rotonde, sono nati alcuni autentici gioiellini della cucina territoriale.
Oggi vi segnalo di appuntamenti, per altrettanti ristoranti, che mi pare meritino la vostra attenzione.
Casa del Vino della Vallagarina (Isera, piazza San Vincenzo, 1): Ogni mercoledì e giovedì sera, il patron Luca Bini e il suo staff propongono i menù “Falso d’Autore”. A prezzi del tutto accessibili, si possono gustare le ricette in voga presso i più prestigiosi ristoranti stellati d’Italia. I vini abbinati, naturalmente, sono quelli dei viticoltori lagarini. Qualità, cura e ricercatezza assicurate. Un modo originale per far crescere la cultura enogastronomica locale. Insomma Stelle Michelin alla portata di tutti. Idea genialoide che vale la pena sperimentare (qui un esempio di menù d’autore, naturalmente falso…)
Osterietta (Nomi, via del Lavoro, 7): per tutto il mese di febbraio, e fino al 19 marzo, la cucina propone i piatti tipici della tradizione trentina tratti dal ricettario “In cucina con Gigi Caresia”. Un omaggio sincero al grande maestro roveretano del passato, che a proposito dei nostri piatti “poveri”, amava dire: “La nostra cucina richiede molto amore, cura e dedizione: non ammette correzioni con miscugli diversi e vuole essere rispettata e curata, con tanta accortezza”. I vini abbinati sono quelli di collina di Borgo dei Posseri.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
el speta con ansi de sposarse visto che la pasa i anta dan pez
el speta con ansi de sposarse visto che la pasa i anta dan pez
Caro Conte.. Erika è Red Dahlia.. L.A.-style… ed è già prenotata per il lab. dei giallisti..
Scusate la banalità della mia domanda a proposito di mangiare e bere bene:
fra un anno, esattamente dal 31 maggio al 31 ottobre ci sarà Expo2015, splendida occasione e splendida vetrina immagino anche per i nostri prodotti enologici.
Questo vuol dire che l'uva che fra alcuni mesi vedremo spuntare sulle nostre viti sarà quella che poi darà il vino che presenteremo a questa importante fiera.
Non sarebbe il caso che "qualcuno" cominci a pensarci e a parlarne…?
Bravo Tex.. ma chi le suona le campane..? Hemingway..?
Qualche volta ho avuto l'occasione di fermarmi alla Casa del Vino, o per pranzi di lavoro o per semplice piacere… e debbo dire che davvero l'ambiente è speciale… come lo è il servizio… Direi che Luca Bini ha veramente interpretato nella maniera migliore quella che è l'arte della ristorazione e dell'accoglienza… legando il territorio con continue innovazioni sia culinarie che di eventi… Ricordo con molto piacere la presentazione dei vini trentini tre bicchieri del Gambero Rosso, un esperienza belle oltre che economica.
Caro Conte.. Erika è Red Dahlia.. L.A.-style… ed è già prenotata per il lab. dei giallisti..
Scusate la banalità della mia domanda a proposito di mangiare e bere bene:
fra un anno, esattamente dal 31 maggio al 31 ottobre ci sarà Expo2015, splendida occasione e splendida vetrina immagino anche per i nostri prodotti enologici.
Questo vuol dire che l'uva che fra alcuni mesi vedremo spuntare sulle nostre viti sarà quella che poi darà il vino che presenteremo a questa importante fiera.
Non sarebbe il caso che "qualcuno" cominci a pensarci e a parlarne…?
Qualche volta ho avuto l'occasione di fermarmi alla Casa del Vino, o per pranzi di lavoro o per semplice piacere… e debbo dire che davvero l'ambiente è speciale… come lo è il servizio… Direi che Luca Bini ha veramente interpretato nella maniera migliore quella che è l'arte della ristorazione e dell'accoglienza… legando il territorio con continue innovazioni sia culinarie che di eventi… Ricordo con molto piacere la presentazione dei vini trentini tre bicchieri del Gambero Rosso, un esperienza belle oltre che economica.