Due segnalazioni per altrettante recensioni, positive, su due TRENTO, apparse nei giorni scorsi in rete.
La prima che vi suggerisco è quella firmata da Franco Ziliani su Le Mille Bolle Blog, dedicata all’insolito – insolito perché prodotto esclusivamente con uve Pinot Bianco – Metodo Classico dell’Azienda Agricola Zeni di San Michele (Grumo) all’Adige, il Dosaggio Zero Maso Nero 2010.
L’altra recensione, molto positiva, che vi suggerisco, invece, è quella dedicata a Maso Martis Brut, apparsa su uno dei siti enograstronomici italiani di maggior successo: lucianopignataro.it.
Buona lettura
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Fino alla morte ripeterò che lo Champagne piace perchè ha importanti dosaggi di Pinot Nero. Vedasi la leggenda del fratone Perignon al quale andò a male una intera partita di uva nera, vinificata però pochissimo sulle bucce rosse. Ci siamo inventati un elegante riciclaggio per Pinot e Chardonnay ? Non so. Mi piacerebbe sentire il parere di qualche esperto che mi dica i contenuti esatti per avere delle bollicine di classe. Alla 1° Mostra dello Spumante Classico Italiano (a Trento) degustai uno spumante italiano di solo Pinot Nero. Una favola e infatti la partita di bottiglie inviata per la presentazione fu la prima a finire. Ed erano degustazioni (o bevute, come la mia) a pagamento ! Per questo si spiega il successo del Prosecco, uva bianca che si presta benissimo alla fermentazioone sia in bottiglia che in autoclave ???
@Fago: potremmo discutere mille anni sulle tipologie. Ciascuno poi coltiva le proprie inclinazioni. Però mi pare che ci siano zone italiane in cui il Pinot Nero è usato a larghe mani (Oltrepò), ma non mi pare siano ancora riusciti a raggiungere le vette delle vette. In trentino, chi era partito con l'idea del pinot nero in purezza ha poi virato sulle cuvèe… e nemmeno il Nero Ferrari, mi pare abbia sfondato davvero. Insomma io penso che la soluzione stia nel blend, che riescono a coniugare forza e potenza ad eleganza e armoniosità. Ma, appunto caro Giuliano… poi ciascuno di noi .. beve…e beve ciò gli piace….
Fino alla morte ripeterò che lo Champagne piace perchè ha importanti dosaggi di Pinot Nero. Vedasi la leggenda del fratone Perignon al quale andò a male una intera partita di uva nera, vinificata però pochissimo sulle bucce rosse. Ci siamo inventati un elegante riciclaggio per Pinot e Chardonnay ? Non so. Mi piacerebbe sentire il parere di qualche esperto che mi dica i contenuti esatti per avere delle bollicine di classe. Alla 1° Mostra dello Spumante Classico Italiano (a Trento) degustai uno spumante italiano di solo Pinot Nero. Una favola e infatti la partita di bottiglie inviata per la presentazione fu la prima a finire. Ed erano degustazioni (o bevute, come la mia) a pagamento ! Per questo si spiega il successo del Prosecco, uva bianca che si presta benissimo alla fermentazioone sia in bottiglia che in autoclave ???
@Fago: potremmo discutere mille anni sulle tipologie. Ciascuno poi coltiva le proprie inclinazioni. Però mi pare che ci siano zone italiane in cui il Pinot Nero è usato a larghe mani (Oltrepò), ma non mi pare siano ancora riusciti a raggiungere le vette delle vette. In trentino, chi era partito con l'idea del pinot nero in purezza ha poi virato sulle cuvèe… e nemmeno il Nero Ferrari, mi pare abbia sfondato davvero. Insomma io penso che la soluzione stia nel blend, che riescono a coniugare forza e potenza ad eleganza e armoniosità. Ma, appunto caro Giuliano… poi ciascuno di noi .. beve…e beve ciò gli piace….
A me i vini di Zeni di solito piacciono, ma in questa recensione Ziliani non mi sembra molto convinto del prodotto,infatti chiude dicendo che non è rimasto entusiasmato dallo spumante in questione…
@Silvio: Io lo ho bevuto una volta sola, lo scorso anno a vinitaly. e ne ebbi tutt'altra sensazione rispetto a quella di Franco. Quella di una estrema eleganza e pulizia verticale. Ma non era la stessa bottiglia e nemmeno la stessa sboccatura. Quindi non si puo dire.
A me i vini di Zeni di solito piacciono, ma in questa recensione Ziliani non mi sembra molto convinto del prodotto,infatti chiude dicendo che non è rimasto entusiasmato dallo spumante in questione…
@Silvio: Io lo ho bevuto una volta sola, lo scorso anno a vinitaly. e ne ebbi tutt'altra sensazione rispetto a quella di Franco. Quella di una estrema eleganza e pulizia verticale. Ma non era la stessa bottiglia e nemmeno la stessa sboccatura. Quindi non si puo dire.
Penso e ripeto che molti prodotti del Trentino possono percorrere una strada più onorevole del passato. Non solo giocando in casa ma soprattutto fuori – nel mondo. Ma sono pochi, anzi pochissimi che hanno questo coraggio, quello di prendere un aereo non per le Maldive ma per i centri commerciali all'estero e proporsi come si deve. Sia gli Zeni che Maso Martis, produttori che apprezzo, devono uscire dalle loro cantine !
Penso e ripeto che molti prodotti del Trentino possono percorrere una strada più onorevole del passato. Non solo giocando in casa ma soprattutto fuori – nel mondo. Ma sono pochi, anzi pochissimi che hanno questo coraggio, quello di prendere un aereo non per le Maldive ma per i centri commerciali all'estero e proporsi come si deve. Sia gli Zeni che Maso Martis, produttori che apprezzo, devono uscire dalle loro cantine !