Rilancio, in salsa trentina, la proposta formulata l’altro giorno su Le Mille Bolle Blog da Franco Ziliani e rivolta all’universo del metodo classico nazionale. E’ immaginabile pensare ad una larga intesa fra produttori, di metodo classico, e ristoratori, che metta in campo un’offerta eno-gastronomica, a prezzi accessibili, concordata fra le parti, per un tempo determinato. Con l’obiettivo di contenere la naturale flessione dei consumi che segna i primi mesi dell’anno. In nome della destagionalizzazione del prodotto e anche di una visione condivisa, e mutualistica, fra vinicoli, del metodo classico, e ristoratori?
Riassumo qui la proposta di Ziliani, che rivolto agli operatori del Trentino: “Non è possibile mettere in relazione e non mi riferisco alle normali relazioni commerciali già esistenti, un gruppo di ristoranti e un gruppo di aziende produttrici di metodo classico che abbiano lo stesso tipo di volontà di dare vita ad un’azione, limitata nel tempo, di promozione comune del prodotto metodo classico?
Si tratterebbe […] di individuare per una o due tipologie di metodo classico per azienda un prezzo promozionale X che permetta ai ristoranti che acquistano quel vino a quel prezzo di proporlo a bicchiere o a bottiglia ad un prezzo tale che venga considerato come particolarmente appetitoso dai clienti e li porti a scegliere questi metodo classico”.
Se a qualcuno quest’idea interessa, Trentino Wine si mette a disposizione. Per quel che può e per quel che vale.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Confermo: Lionello Letrari e ora Lucia hanno avuto sempre un coraggio — da Leoni !
Hai ragione Giuliano, hai ragione. Infatti la ho buttata li'..cosi'.. ma tanto nessuno la coglie. Poi per amore di verita'… ricordo anche una cosa: un paio di anni fa una cosa del genere la fecero Nelo e Lucia Letrari. Loro lo fecero insieme ad un piccolo circuito di ristoranti. Questo per essere precisi.
Idea splendida ma non attuabile. In un "ventennio" e più sono morte o si sono uccise tutte le iniziative che coinvolgevano i privati. I veri privati ! Basterebbe resuscitare il CVT (Comitato Vitivinicolo Trentino)al punto esatto dove è stato stoppato.
Ma dopo Lazzaro mi risulta che le pietre non si muovono e nessuno risorge più.
Confermo: Lionello Letrari e ora Lucia hanno avuto sempre un coraggio — da Leoni !
Hai ragione Giuliano, hai ragione. Infatti la ho buttata li'..cosi'.. ma tanto nessuno la coglie. Poi per amore di verita'… ricordo anche una cosa: un paio di anni fa una cosa del genere la fecero Nelo e Lucia Letrari. Loro lo fecero insieme ad un piccolo circuito di ristoranti. Questo per essere precisi.
Idea splendida ma non attuabile. In un "ventennio" e più sono morte o si sono uccise tutte le iniziative che coinvolgevano i privati. I veri privati ! Basterebbe resuscitare il CVT (Comitato Vitivinicolo Trentino)al punto esatto dove è stato stoppato.
Ma dopo Lazzaro mi risulta che le pietre non si muovono e nessuno risorge più.