Non aggiungo una sola parola a quanto ha scritto ieri Franco Ziliani su Le Mille Bolle Blog, a proposito della scelta di trasparenza compiuta dal Consorzio Franciacortino. E’ senz’altro una buona notizia (come sono buone le notizie diffuse circa l’incremento delle spedizioni di M.C. bresciano in Italia e, soprattutto, all’estero). E non aggiungo nulla alle parole usate da Ziliani rispetto all’opaca pervicacia con la quale le istituzioni del TRENTO custodiscono in segreto numeri e volumi. Sono anni che si parla di un Osservatorio che non arriva. E nessuno ormai ci spera più. A qualcuno, chiaramente, fa comodo così. E così sia. Che poi questa sia una cosa seria, è un altro paio di maniche.
A proposito di cose serie e di cose fatte bene, invece, suggerisco il sito del Consejo Regulador del Cava (poco meno di 250 milioni di bottiglie). Come per lo Champagne e da poco per il Franciacorta, gli amici Iberici hanno scelto la strada di una comunicazione coerente e minuziosa. Numeri della produzione, numeri e paesi delle spedizioni. Tutto a portata di clic. Altro accade sotto i cieli di Trento. E del Trento. Cui prodest? Io un’idea ce l’ho. Ma non ve la dico.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.