(Foglia Frastagliata – Enantio – Vallarom)
A volte ci sono vini con cui non vai d’accordo da una vita. Per me è così con il Foglia Frastagliata.
Poi un sabato sera qualsiasi, rovisti in cantina e ti esce una bottiglia rimasta lì da chissà quanto tempo. Dimenticata proprio perché non hai mai avuto un buon rapporto con queste uve selvatiche.
Prendi coraggio e la apri senza aspettarti niente di nuovo e niente di buono.
E invece ecco la sorpresa: il naso si riempie di buona frutta rossa e matura. I Tannini verdi sembrano soli un ricordo lintano. E la bocca si impasta di delicate prugne e amarene. Con qualche evoluzione terziaria. E così fai pace anche con le uve selvatiche di Lambruscolandia.
Vallarom – Foglia Frastagliata – Enantio
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.