Ma il bordolese è un assemblaggio di vini o un uvaggio, come sta scritto sull’etichetta principale di questa bottiglia?
4 Vicariati 2010 – Cavit
Vino elegante e abbastanza equilibrato, ancora un poco erbaceo. Forse per esprimersi al meglio ha bisogno ancora di un poco di tempo in bottiglia. Ma nel complesso bottiglia assai più che gradevole. Resta il dubbio sulla definizione in etichetta.
Prezzo: Euro 11,50.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
… Assemblaggio od Uvaggio – Cara Lisbeth, complimenti per l’occhio attento e vigile! Penso proprio si tratti di un assemblaggio o taglio in gergo moderno e non di un uvaggio. In passato (ma anche ora) gli enologi non avevano tutti i termini ben chiari e alcuni venivano usati erroneamente come appunto “uvaggio bordolese” perché in realtà sarebbe un assemblaggio o taglio bordolese. Inoltre i vignerons francesi, al contrario di quelli italiani, sapevano bene che vitigni erano piantati nelle loro vigne. Memori di questa vecchia incertezza gli enologi nostrani hanno talvolta questi lapsus freudiani. Ancora oggi, ad esempio nel Chianti Classico, in mezzo al Sangiovese si trovano sparsi anche vitigni di Colorino e Canaiolo per cui l’uva incantinata essendo mescolata dà di fatto, vini da uvaggi. Nel caso del 4V potrebbe trattarsi di un refuso tra restyling di etichette. Se non erro è stato il primo vino della Cavit importato negli Usa, nel 1978 credo.