Anche al nostro blog, da qualche giorno stanno cominciando ad arrivare email che annunciano il boicottaggio dei prodotti trentini. Quella che pubblichiamo è arrivata poco fa. E mentre i consumatori italiani ed europei si mobilitano contro mele e vino trentini, a Trento non si trova niente di meglio da fare che denunciare gli animalisti. Peggiorando ancor più la fragile immagine del nostro territorio.
Lo avevamo già scritto nei giorni scorsi: il caso Daniza è un pasticcio messo in cantiere da pasticcioni professionisti.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Desolante caro mio. E, come se non bastasse la pubblicità negativa del "pasticcio" Daniza, adesso abbiamo anche "Kronen" il portavoce dei piumotti trentini che sputa in faccia agli alpini, a Cesare Battisti ed agli irredentisti trentini (nel centenario della grande guerra), una delibera che autorizza la caccia in motoslitta nel parco naturale Adamello Brenta e per finire i festeggiamenti per l'autonomia il prossimo 5 settembre con un bel premio al tecnocrate profeta dell'euro Romano Prodi .. Ah dimenticavo: si autorizza l'aumento delle immissioni per le industrie chimiche (v. Sandoz) .. E mentre aspettiamo che il vice presidente Olivi "dica qualche cosa di sinistra" l'immagine del Trentino si affossa .. E noi poveri illusi del Trentodoc a promuovere sorridenti in giro per l'Italia le "bollicine di montagna" .. Me vem da pianzer ..
Sentendo quel "giuda" espresso dallo scizzero trentino all'indirizzo degli Alpini e dell'adunata nazionale del 2018 mi era venuta voglia di fare una lettera aperta in crucco all'assessore alla cultura, convinto che nel 2014, il contesto sia prima culturale che storico. Poi ho pensato di lasciar perdere perché gliela avrei anche dovuta tradurre, spiegare e poi attendere invano una risposta. Non rispondeva, infatti, nemmeno quando era assessore all'agricoltura.
Quel "giuda" così espresso ci farà tornar indietro di decenni se non si porrà risoluto rimedio e lo pagherà l'economia trentina con il boicottaggio degli italiani ed il disprezzo (giusto) dei tedeschi veri. Ricordiamoci della pragmatica marcia indietro che fece l'SVP in Alto Adige quando capirono che i loro migliori clienti erano gli italiani. I trentoni, invece, finanziano e danno voce ai cappelli piumati infilando in … quel mazzolin di fiori, orsi, motoslitte e quant'altro di anomalo hai ricordato tu, caro Paolo.
Questo blog dà voce a chi il Trentino ama guardarlo dall'alto, oltre il limite degli orsi e dei confini, dove non è sempre agevole individuare i grandi fra i piccoli coperti di spazzatura. E tu la statura ce l'hai.