di Angelo Rossi – Gli amici più cari e i tanti conoscenti in Canada, negli Stati Uniti ed in Italia sapevano fin dal 22 giugno scorso che Carlo Negri era deceduto al Windsor Regional Metropolitan Hospital in Ontario dopo una non lunga ma inesorabile malattia che lo aveva colpito nei mesi precedenti.
Noi lo vogliamo ricordare oggi, venerdì 29 agosto perché le sue ceneri verranno inumate oggi pomeriggio nel piccolo cimitero di Tres in Val di Non, il paese che gli dette i natali 71 anni fa.
Carlo Negri era stato un allievo della Scuola agraria professionale di San Michele all’Adige dove aveva frequentato con profitto il primo corso nel 1963. Dopo una breve esperienza in Cavit perfezionò le esperienze in Friuli presso le Cantine Collavini di Rivignano, Tarcento e Corno di Rosazzo. Non soffriva il mal del campanile Carlo, per cui il Canada dove ebbe un’offerta di lavoro non gli era parso poi così lontano e impossibile.
Rientrò, è vero, per un anno in Friuli nell’87, ma successivamente ritornò in Ontario per stabilirvisi definitivamente. Fu tra i pionieri in una terra che dal punto di vista vitivinicolo stava ancora consolidandosi e se oggi la zona viticola North Shore del Lago Erie è assurta a classe mondiale lo si deve al suo lavoro. Occorrevano competenza, tenacia e costanza: virtù che non gli difettavano. Negli anni’80 in quel territorio c’era spazio solo per i bianchi, ma Carlo Negri ebbe il coraggio di puntare sui rossi di corpo. Grazie a questa intuizione il medagliere della sua cantina, l’Estate Colio Wines di Harrow (Ontario) si è di molto arricchito e lui stesso si fece un nome come Wine Maker dei più ascoltati e meno gelosi del mestiere.
La generosità, infatti, fu tratto caratteristico dell’uomo che oggi è rimpianto anche per questo. Teneva rapporti con il nostro Pese frequentando regolarmente le più importanti manifestazioni fieristiche di Verona e Milano e le sue vacanze erano sempre al mare in Italia e sempre si ritagliava almeno una capatina in Trentino o in Friuli per salutare gli amici.
Ad accompagnare Carlo Negri nel suo ultimo viaggio dal Canada saranno la moglie Patricia con sua figlia Cristina in nome degli altri parenti e dei cari nipoti assieme all’amata figlia Lucia, al fratello Aldo e alla sorella. Non mancheranno due fra i suoi amici più cari: Sergio Trentini che lui stesso chiamò in Friuli negli anni ’70 e Oscar Biasi che là ancora lavora. Un figlio di questa terra che ha tenuto alto con orgoglio il prestigio che l’Istituto di San Michele ha saputo conquistarsi proprio con allievi del calibro di Carlo Negri.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.