Parlare e scrivere bene di un vino cooperativo, come ho fatto per esempio ieri con lo Chardonnay in anfora di Canina Mori Colli Zugna, è una cosa peggiore di bestemmiare in chiesa.
Se ti va bene, rischi di essere preso per un incompetente. Se ti va meno bene, rischi che ti tolgano il saluto e non ti facciano più mettere piede nei salotti buoni frequentati della decrepita massoneria enoica nostrana.
In ogni caso diventi uno che si è venduto al nemico.
Morale: mai stare dalla parte del fighettume. Di regime.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.