Fa una certa impressione leggere queste parole rivolte indiscriminatamente al Trentino. Tutto.
Ma forse varrebbe la pena chiedersi di chi sono figli gli autori di questi fraseggi.
Sono figli di chi fino a qualche settimana fa pelosamente e allegramente lisciava loro il pelo. Di di chi se li è coltivati, educati e ammaestrati. Vendendo loro la suggestione di un Trentino inesistente.
L’idea artificiosa di un Trentino mercificato a misura di animalisti, di naturalisti e di naturisti. E poi, improvvisamente e senza alcun preavviso, in una noiosa e piovosa giornata di ferragosto hanno rubato loro il sogno e l’illusione della magnifica terra degli Dei e degli Orsi.
Sono loro i cattivi maestri in giacca e cravatta a cui attribuire queste scritte.
Sono i cattivi maestri di via Romagnosi e dintorni.
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È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.