Non per rovinare la festa a qualcuno, che magari oggi ha brindato a coppe di TRENTO. Ma la notizia pubblicata oggi sul quotidiano L’Adige circa l’incremento dell’export (+8 %) di spumante trentino, credo meriti un qualche commento.
Siamo sicuri che questa stima – fonte Istat – che non fa differenza circa le diverse tipologie di “spumante”, sia focalizzata sul TRENTO? O non riguardi piuttosto le numerosissime, queste sì numerosissime, bottiglie base Glera e di provenienza veneta, lavorate in Trentino dalle multinazionali del vino cooperativo? Per parlar chiaro, siamo sicuri – tenendo conto che il mercato di crescita prevalente sono gli States – che non si tratti di Prosecco e Frizzanti vari? Purtroppo Istat, questo non ce lo dice. Ma il sospetto, visti gli andamenti generali di Prosecco e Metodo Classico all’estero, viene piuttosto spontaneo e risulta, almeno a me, anche piuttosto verosimile.
Naturalmente resto in attesa – inutile – di una smentita o di un approfondimento, sulla base di numeri scorporati per tipologie di vino spumante.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.