Fonti attendibili e istituzionali oggi mi hanno confermato che il tiraggio di TRENTO nel 2013 si è attestato attorno a sette milioni di bottiglie. Il numero dichiarato qualche giorno fa dall’assessore all’Agricoltura della PAT, Michele Dallapiccola, e che ha lasciato tutti a bocca aperta, dunque era corretto.
Le bottiglie di TRENTO, quindi, non sono più otto milioni (come si giurava fino ad un anno fa) ma esattamente un milione in meno.

E pensare che qualche mese fa un giornalista di settore introdottissimo nell’ambiente, e da molte altre parti, in un’occasione pubblica asserì (eravamo nelle cantine fonde di San Michele) che le bottiglie erano addirittura 14 milioni “perché si devono conteggiare anche le Riserve“, disse alla platea sbalordita: io lo guardai con compatimento.

Comunque, ora sappiamo che sono sette. E si riparte da qui.

Suggerisco, però, di correggere le amene didascalie che compaiono sul sito istituzionale www.trentodoc.com dove si legge ancora “circa 8 milioni di bottiglie“.

E già che ci si deve mettere mano, magari si sistemi anche l’elenco delle aziende aderenti. Che, fatti due conti della serva, oggi dovrebbero essere 41 e non più 40.

E se proprio non si riesce a fare a meno della levigatezza della cifra tonda, magari si scriva 1 [Ferrari] + 40.