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Comunicato stampa

FUSIONE CAVIT E LAVIS: NON FARE PAGARE IL CONTO ALLE CANTINE DELLA VALLAGARINA

In questi giorni si parla con insistenza di una possibile fusione tra le cantine Cavit e Lavis al fine di arrivare a una soluzione della delicata situazione finanziaria della cantina a nord di Trento.
Nei mesi scorsi il Presidente Rossi aveva più volte garantito un intervento pubblico provinciale per Lavis, poi frenato dalle iniziative del PD che su questa vicenda ha chiesto maggiore trasparenza e efficiente gestione delle eventuali risorse pubbliche utilizzate.
La fusione tra Cavit e Lavis rientra quindi nella volontà di salvare la cantina lavisana da parte della Provincia e della Cooperazione Trentina. Noi non entriamo nel merito di una eventuale decisione di Rossi di utilizzare risorse pubbliche per Lavis. Facciamo però presente che se la fusione tra Cavit e a Lavis porta in qualche modo a scaricare dentro Cavit i debiti di Lavis, facendoli “pagare” ai soci già oggi presenti in Cavit, qualche dubbio lo abbiamo. Infatti oggi in Cavit oltre il 50% del prodotto conferito proviene dalle cantine della Vallagarina (Avio, Vivallis, Isera, Mori, Nomi), le quali con una operazione di questo tipo verrebbero probabilmente costrette ad essere coinvolte nel salvataggio di Lavis. Non crediamo che una simile operazione sia del tutto corretta per i soci di queste cantine, anche perché qualche anno fa quando la cantina di Avio ebbe una pesante crisi finanziaria poco o nullo fu l’intervento provinciale per salvarla.
In definitiva quindi crediamo che se Rossi si e’ preso l’impegno di salvare la cantina di Lavis lo possa e lo debba fare, senza però presentare il prezzo ad altre cantine, in questo caso quelle della Vallagarina, che poco o nulla hanno a che fare con Lavis.

Cons. Maurizio Fugatti
Lega Nord Trentino